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UNIONE EUROPEARoaming, l'Ue fa marcia indietro

09.09.16 - 14:21
La proposta, che chiedeva agli operatori di garantire almeno 90 giorni di roaming gratuito all'anno, è stata bocciata perché non ritenuta «abbastanza buona»
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Roaming, l'Ue fa marcia indietro
La proposta, che chiedeva agli operatori di garantire almeno 90 giorni di roaming gratuito all'anno, è stata bocciata perché non ritenuta «abbastanza buona»

BRUXELLES - Marcia indietro della Commissione Ue sulle regole per evitare gli abusi in vista della fine dei sovraccosti del roaming a giugno 2017. Per il presidente Jean-Claude Juncker "non era abbastanza buona" la proposta presentata lunedì, ha detto il portavoce della Commissione Ue Alexander Winterstein.

Questa chiedeva agli operatori di garantire "almeno 90 giorni" di roaming gratuito l'anno, pari alla copertura del 99% dei viaggi dei cittadini europei, e copriva interamente anche i lavoratori e studenti transfrontalieri e gli abbonamenti illimitati. Alcuni europarlamentari si erano lamentati affermando che non fosse abbastanza, mentre l'industria sosteneva che fosse un giro di vite troppo stretto.

La nuova proposta verrà presentata la prossima settimana insieme al nuovo pacchetto di misure sul copyright e il quadro regolamentatorio delle tlc, verosimilmente mercoledì quando Juncker terrà anche il discorso sullo Stato dell'Unione.

"Alla luce delle prime reazioni ricevute, il presidente Juncker ha dato istruzioni ai suoi servizi di ritirare questo testo e di lavorare a una nuova proposta", ha detto il portavoce, "ma sia chiaro", ha aggiunto, "i sovraccosti del roaming saranno totalmente aboliti a giugno 2017".

A chi chiedeva come mai una mossa talmente inusuale per la Commissione, dove i testi legislativi vengono discussi a lungo e difficilmente ritirati nottetempo dopo neanche 4 giorni dalla loro presentazione, il portavoce di Juncker ha risposto che "abbiamo ascoltato" gli interlocutori "e ora torniamo alla lavagna", in quanto il presidente della Commissione Ue "ha ritenuto che bisognasse fare qualcosa di meglio e quindi ci lavoreremo su". Promettendo che "ci saranno novità presto sul tema, e la settimana prossima è una settimana molto appropriata" con la plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo. "Questo non è fare marcia indietro", si è difeso il portavoce, "a meno che lo sia tenere in considerazione le osservazioni dei propri interlocutori".

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