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CinaCina: rifiuto del parlamento Ue sull'economia di mercato, «scelta miope e di parte»

13.05.16 - 15:55
Lo status di economia non di mercato della Cina «è diventata spesso un'arma conveniente per i protezionisti commerciali»
Cina: rifiuto del parlamento Ue sull'economia di mercato, «scelta miope e di parte»
Lo status di economia non di mercato della Cina «è diventata spesso un'arma conveniente per i protezionisti commerciali»

PECHINO - Il rifiuto del parlamento Ue sul riconoscimento alla Cina dello status di economia di mercato è una scelta di parte e miope: il titolo del commento apparso nel pomeriggio sulla Nuova Cina, l'agenzia ufficiale, rappresenta in termini chiari gli umori dei vertici di Pechino sulla vicenda.

Con una mossa che "si inchina chiaramente ai lobbisti dell'industria, il parlamento europeo ha approvato una risoluzione invitando l'Ue a non concedere alla Cina lo status di economia di mercato che riflette una sorta di pregiudizi e miopia".

Anche se non vincolante, "il fatto stesso che la stragrande maggioranza (con 546 voti a favore e 28 contro) di parlamentari si rifiuta di riconoscere la Cina come economia di mercato può gettare un'ombra sui legami commerciali Cina-Ue, fiorenti per anni con benefici tangibili per entrambe le parti".

Se la motivazione della bocciatura è il mancato soddisfacimento dei cinque criteri per definire un'economia di mercato, navigando l'elenco dei Paesi che l'Ue ha già riconosciuto come economie di mercato, si potrebbe scoprire che tali norme non sono mai state il primo e più importante fattore nelle decisioni.

Un altro motivo è il timore che una "tale approvazione" possa danneggiare alcune industrie all'interno dell'Unione europea. Il riferimento va alla siderurgia, quando l'essenza del commercio globale è quello di dare sfogo al proprio vantaggio comparato.

Lo status di economia non di mercato della Cina "è diventata spesso un'arma conveniente per i protezionisti commerciali. Le statistiche mostrano che 56 su 73 dei casi di anti-dumping dell'UE ha coinvolto un prodotto cinese".

La Cina, malgrado tutto, è ora il secondo partner commerciale dell'Unione europea, col commercio quotidiano che supera 1 miliardo di euro e, nel lungo periodo, l'Ue ha più da guadagnare che perdere designando Pechino un'economia di mercato.

"È consigliabile per i responsabili politici europei - si legge ancora nel commento della Nuova Cina - concentrarsi sul quadro più ampio di scambi Ue-Cina, invece di essere influenzati da protezionisti meschini, in modo da poter inaugurare un futuro più prospero per l'intera area".
 
 

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