Mettendo i fornitori di componenti e assemblatori gli uni contro gli altri per aumentare il margine di guadagno, ma la qualità?
SAN FRANCISCO - Non si starebbe affatto tirando in dietro Apple per massimizzare il proprio profitto.
Secondo un'indiscrezione pubblicata da Forbes, infatti, Cupertino vorrebbe affidarsi al colosso della manifattura alla taiwanese Winstron per il nuovo iPhone X, mentre lascerebbe alla cinese Foxconn tutti gli altri modelli.
In questo modo, riporta il portale, «potrà giocare al ribasso sui prezzi delle forniture, sia con gli uni sia con gli altri». Una pratica già utilizzata anche durante il 2018 con Lg e Samsung per i display Oled e fra Intel e Qualcomm per i modem interni.
Non si tratta di una cosa illegale o dannosa, ovviamente. Ma Forbes mette in dubbio che, diversificare così tanto componenti e centrali di assemblamento, «potrebbe rischiare di danneggiare l'unicità dell'esperienza dei clienti Apple».
Questo perché «con le varie combinazioni di parti interne di diversa potenza e qualità, così come con la diversa durata delle batterie non è detto che il consumatore sia sicuro di avere fra le mani il miglior iPhone possibile per i soldi che hanno speso. Un piccolo grande cambio di filosofia rispetto all'era Jobs».