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CONFEDERAZIONEProdurre energia dai fondi di caffè: perché no?

20.08.17 - 10:19
Nestlè ha già messo a disposizione i suoi residui per mettere a punto l'idea dei ricercatori dell'istituto elvetico Paul Scherrer e generare metano
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Produrre energia dai fondi di caffè: perché no?
Nestlè ha già messo a disposizione i suoi residui per mettere a punto l'idea dei ricercatori dell'istituto elvetico Paul Scherrer e generare metano

VILLIGEN - La fabbricazione di caffè solubile genera grandi quantità di residui. Per questo motivo ricercatori dell'Istituto Paul Scherrer (PSI) hanno sviluppato un procedimento che consente di utilizzare i fondi di caffè per produrre metano, e quindi energia.

I residui del caffè sono ben noti ai giardinieri per il loro tenore di azoto che ne fa un buon concime. Ora il team del PSI diretto da Frédéric Vogel, che è pure professore alla Scuola universitaria professionale del Nord-Ovest della Svizzera, ha testato una nuova forma di riciclaggio.

Per questo esperimento, Nestlé ha messo a disposizione residui umidi generati dalla fabbricazione di caffè solubile. Questi fondi sono stati in seguito riscaldati alla temperatura di circa 450°C e sottoposti a una pressione di circa 300 bar in un impianto ad hoc.

L'acqua contenuta nei residui di caffè passa allora a uno stato detto supercritico dove non è né liquida né gassosa. Le sole sostanze nutritive contenute nei fondi di caffè non si sciolgono come farebbero nell'acqua normale, ma possono essere facilmente separate. Durante la fase successiva, un catalizzatore permette di produrre metano a partire da ciò che resta dei residui di caffè.

I primi risultati sono giudicati promettenti dal PSI. Nel corso di un test sperimentale, circa il 60% dell'energia contenuta nei fondi di caffè ha potuto essere trasformata in metano.

Tuttavia, un esperimento pratico solido necessiterà di un impianto più potente. Quest'ultimo è in corso di costruzione all'Istituto Paul Scherrer. Il metodo sviluppato presso il PSI può poi essere applicato a tutti i tipi di scarti organici con un tenore sufficiente di acqua. Il metano ottenuto può essere sfruttato in diverse maniere: può per esempio essere iniettato nella rete del gas oppure utilizzato per produrre elettricità.

Il grande vantaggio consiste nel fatto che i residui, spesso umidi, non hanno bisogno di essere seccati, spendendo molti soldi, per produrre energia. Se lo si paragona ad altri metodi, quali l'incinerazione, quello sviluppato presso il PSI consente di risparmiare energia e di ridurre i costi.

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