La grande banca rileva una contraddizione: la maggior parte dei sottoindicatori traccia un quadro più debole per i consumi privati. Se si chiede direttamente ai consumatori, l'atmosfera sembra essere invece positiva.
La fiducia dei consumatori, che viene rilevata dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) e costituisce uno dei cinque elementi dell'indicatore UBS dei consumi, ha registrato un lieve miglioramento a gennaio. L'indice è salito da -5 a 2 punti, attestandosi così nettamente al di sopra del valore medio pluriennale di -9.
Molti consumatori ritengono positiva la propria situazione finanziaria e prendono quindi in considerazione l'idea di effettuare acquisti di un certo valore; un clima però scarsamente avvertito dai concessionari d'auto a inizio d'anno. A gennaio, le immatricolazioni di vetture nuove sono infatti calate rispetto al mese precedente di quasi il 7% in termini destagionalizzati. Con circa 20'000 unità, il numero di automobili nuove è sceso a livelli mai toccati dall'agosto del 2010.
Dopo il positivo andamento degli affari natalizi, anche l'umore dei commercianti al dettaglio ha dato segni di raffreddamento: l'indice relativo all'andamento degli affari nel commercio al dettaglio, rilevato dal Centro di ricerche congiunturali dell'Università di Zurigo (KOF), è sceso da 12 a 7 punti a gennaio. Nonostante il calo, il clima nel commercio al dettaglio è tuttavia nettamente positivo e, fatta eccezione per lo scorso mese, si colloca ai livelli più elevati dal maggio 2011.
L'indicatore di UBS si è dimostrato molto volatile negli ultimi mesi: è salito in settembre, è sceso a ottobre ed è nuovamente progredito in novembre e dicembre.