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ARGENTINA«La crisi c'è, ma resto fiducioso»

19.07.18 - 07:29
Il presidente argentino Mauricio Macri ha ammesso che a causa delle difficoltà economiche la crescita del Paese subirà una flessione aggiungendo subito dopo che tornerà positiva nel 2019
Keystone
«La crisi c'è, ma resto fiducioso»
Il presidente argentino Mauricio Macri ha ammesso che a causa delle difficoltà economiche la crescita del Paese subirà una flessione aggiungendo subito dopo che tornerà positiva nel 2019

BUENOS AIRES - Il presidente argentino Mauricio Macri ha ammesso che a causa delle difficoltà economiche esistenti la crescita del Paese «subirà quest'anno una flessione», aggiungendo subito dopo che «essa tornerà positiva nel 2019».

In una conferenza stampa ieri a Buenos Aires, il capo dello Stato ha escluso comunque che possano verificarsi scenari «come quelli registrati in passato», in allusione alla crisi che all'epoca del presidente Fernando de la Rua, nel 2000 fece precipitare il Paese nel default, assicurando che l'inflazione, oggi non è ancora sotto controllo, «l'anno prossimo sarà di una sola cifra».

Istituti privati ritengono che l'inflazione annuale del 2018 potrebbe raggiungere il 40% (in giugno è stata del 3,7%) a causa di una crisi finanziaria che ha fatto schizzare in alto la quotazione di dollaro e euro, costringendo il governo ad offrire tassi di interesse superiori al 40% e a stringere un accordo con il Fondo monetario internazionale (Fmi) che ha reso disponibili fra 43 e 50 miliardi di dollari.

Oltre al carovita, preoccupa gli argentini la mancanza di lavoro, con imprese di tutti i tipi che quotidianamente chiudono i battenti, e con licenziamenti di massa, come i 300 decisi per i dipendenti dell'agenzia di stampa Telam.

«Io sono il primo a soffrire quando una persona perde il suo posto di lavoro - ha detto Macri concludendo la conferenza stampa - ma quello che ci siamo proposti come governo è modernizzare lo Stato argentino».
 
 

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