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GERMANIAPiù vicini i colloqui per la Grosse Koalition

01.12.17 - 20:45
Le parole del presidente Frank-Walter Steinmeier sembrano aver prodotto l'effetto sperato. Ma Schulz, al momento, frena
Keystone
Più vicini i colloqui per la Grosse Koalition
Le parole del presidente Frank-Walter Steinmeier sembrano aver prodotto l'effetto sperato. Ma Schulz, al momento, frena

BERLINO - Le parole del presidente Frank-Walter Steinmeier hanno prodotto l'effetto sperato e, stando alla Bild, sempre molto bene informata, a Berlino i colloqui per una Grosse Koalition potrebbero iniziare addirittura prima di Natale.

Ma Martin Schulz non ha apprezzato i titoloni del tabloid, che davano la cosa per fatta stamattina, e il capo dell'Spd ha anzi smentito con asprezza «la notizia falsa», arrivata, a suo avviso, «dall'Unione». «Tutte le opzioni sono ancora sul tavolo» e non c'è «nessun automatismo per una Grosse Koalition», ha affermato invece il leader socialdemocratico, prendendo tempo.

Dopo l'incontro di ieri al castello di Bellevue con il presidente Steinmeier, che lo ha convocato insieme ai leader della Cdu Angela Merkel e della Csu Horst Seehofer per indurli ad allearsi evitando ai tedeschi di tornare alle urne, Schulz ha riferito al presidio del partito.

E proprio mentre i socialdemocratici erano riuniti alla Willy Brandt Haus, Bild ha scritto del semaforo verde alle consultazioni per la futura "Groko", come affettuosamente viene chiamata la coalizione fra Unione e socialdemocratici in Germania.

Dopo aver dibattuto delle possibili alternative, aggiungeva il tabloid, i tre leader dei partiti si sono accordati sull'avvio dei colloqui per una riedizione della Grosse Koalition.

Il presidio dell'Spd dovrebbe decidere lunedì su una mozione da presentare alla base del partito al prossimo congresso del 7 dicembre. «Se i socialdemocratici votassero a favore, prima di Natale si potrebbero avere le prime sedute dei colloqui esplorativi in vista delle vere e proprie consultazioni», sempre secondo Bild.

Notizie smentite bruscamente dal leader Spd. «Mettere in circolazione falsità nuoce ai rapporti», ha detto Schulz, raccontando di essersi personalmente lamentato della notizia con Angela Merkel, «Le ho telefonato...»

Intanto però anche la Cdu ha inviato il suo messaggio all'opinione pubblica: il partito di Merkel è pronto a trattare seriamente per la formazione di un governo con la Spd e «senza precondizioni», ha detto Klaus Schueler, in qualità di ambasciatore.

Decisivo sarà, a questo punto, l'andamento dei lavori del congresso, che si apre a Berlino il 7 dicembre. È la base, infatti, a dovere decidere le mosse del partito che il 24 settembre è crollato alle urne, registrando un 20,5%, e che da quel momento si è accomodato all'opposizione, per recuperare (questo il programma) forza a credibilità.

«Ci serve tempo, è chiaro che non si possa riparare in pochi giorni quello che gli altri hanno distrutto in due mesi», ha spiegato il segretario generale Hubertus Heil, accennando al disastro delle trattative 'Giamaica' con Fdp e Verdi, fallite per il passo indietro dei liberali.

Se Schulz e i suoi frenano, anche per evitare una frattura irreparabile del partito fra favorevoli e contrari, i socialdemocratici hanno già avanzato alcune delle loro condizioni, per il dialogo.

Il tema principale dell'ex presidente del parlamento Ue è l'Europa: «Abbiamo bisogno di un'altra Europa», ha detto Schulz. «Le iniziative di Emmanuel Macron non possono ricevere sempre un no da Berlino», ha incalzato.

«La Germania deve essere di nuovo una nazione fortemente europeista. Senza questo non ci sarà alcun sostegno a un nuovo governo», ha concluso. Ascoltando le sue parole, le trattative con la Merkel sembrano già iniziate.
 
 

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