Cerca e trova immobili

SERBIAKosovo: è crisi tra Belgrado e Sarajevo sul sì all'indipendenza

14.11.17 - 15:52
Si è alzata una bufera dopo le parole di Bakir Izetbegovic
Keystone
Kosovo: è crisi tra Belgrado e Sarajevo sul sì all'indipendenza
Si è alzata una bufera dopo le parole di Bakir Izetbegovic

BELGRADO - Le dichiarazioni fatte in una intervista dall'esponente musulmano della presidenza tripartita bosniaca Bakir Izetbegovic, che si è detto favorevole al riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo da parte della Bosnia-Erzegovina, hanno suscitato una serie di reazioni dure e negative in Serbia e nella dirigenza serbo-bosniaca, che hanno accusato Izetbegovic di provocazione e di rovinare in tal modo i rapporti fra Belgrado e Sarajevo, destabilizzando la situazione nella regione.

La Serbia si rifiuta di riconoscere l'indipendenza proclamata da Pristina il 17 febbraio 2008. «Per quanto mi riguarda ritengo che il Kosovo vada riconosciuto», ha detto Izetbegovic all'emittente Deutsche Welle. E alla domanda diretta se la Bosnia-Erzegovina riconoscerà l'indipendenza di Pristina, ha risposto: «Spero di sì».

Il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic ha detto di aspettarsi a breve una convocazione del Consiglio per la sicurezza nazionale da parte del presidente Aleksandar Vucic. Il capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo Marko Djuric ha definito le affermazioni di Izetbegovic scandalose e scioccanti, mentre Mladen Ivanic, membro serbo della presidenza collegiale bosniaca, ha parlato di politica ipocrita da parte di Sarajevo.

Per Milorad Dodik, presidente della Republika Srpska (RS), l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, le affermazioni "irresponsabili" di Izetbegovic non valgono nulla poiché il sì o il no all'indipendenza del Kosovo dipende dalla RS, «che non lo riconoscerà mai». «Izetbegovic non rappresenta la Bosnia-Erzegovina», ha affermato il leader serbo-bosniaco.

In Bosnia-Erzegovina, che secondo gli accordi postbellici di Dayton del 1995 è costituita da due entità - Republika Srpska e Federazione croato-musulmana - e tre popoli (bosniaci musulmani, serbi ortodossi e croati cattolici), ogni decisione politica a livello statale deve essere presa con il consenso dei rappresentanti di ciascuna delle tre componenti. Un sistema complesso e poco efficiente che rallenta o blocca del tutto i processi di riforma.
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE