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AUSTRALIAAustralia: luce verde al sondaggio sui matrimoni gay

07.09.17 - 17:15
Gli australiani voteranno se estendere la definizione di matrimonio alle coppie dello stesso sesso
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Australia: luce verde al sondaggio sui matrimoni gay
Gli australiani voteranno se estendere la definizione di matrimonio alle coppie dello stesso sesso

SYDNEY - Gli australiani voteranno per posta, in una consultazione eccezionalmente gestita dall'Ufficio di Statistica, se estendere la definizione di matrimonio alle coppie dello stesso sesso. Così hanno stabilito oggi all'unanimità i sette giudici dell'Alta Corte, che hanno dichiarato valida la procedura già organizzata dal governo conservatore.

La Corte ha respinto le istanze presentate da organizzazioni per l'uguaglianza nei matrimoni e da alcuni parlamentari, che contestavano la validità costituzionale di un'operazione del costo di 122 milioni di dollari, ordinata dal governo senza autorizzazione del parlamento e senza i requisiti di urgenza e di imprevedibilità prescritti dalla costituzione. E contestavano inoltre l'incarico all'Ufficio di Statistica di richiedere un'opinione piuttosto che "informazioni statistiche".

La domanda della consultazione non obbligatoria sarà semplicemente: "Dovrebbe la legge essere cambiata per permettere a coppie dello stesso sesso di sposarsi?" Se il responso della consultazione sarà per il sì, la decisione dovrà comunque essere presa dal parlamento con un 'voto di coscienza', come da tempo richiesto dalle organizzazioni per l'uguaglianza nei matrimoni, dall'opposizione laburista e dai verdi.

Il governo conservatore, che aveva promesso una consultazione popolare, ha già approvato lo stanziamento a favore dell'Ufficio di Statistica e anche la spesa di stampa delle schede, che saranno inviate per posta da martedì prossimo a oltre 16 milioni di elettori, con un risultato che sarà dichiarato il 15 novembre.

Da anni ormai i sondaggi di opinione mostrano che la maggioranza degli australiani è a favore dei matrimoni fra coppie dello stesso sesso ma, sotto pressione dall'ala conservatrice del suo partito, il primo ministro Malcolm Turnbull ha accettato di sottoporre la questione a una consultazione popolare, che non potendo essere gestita nel tempo disponibile dalla commissione elettorale è stata affidata all'Ufficio di Statistica con uno stanziamento eccezionale.

I sostenitori dell'uguaglianza dei matrimoni hanno subito rinnovato l'invito agli elettori a votare per il sì, mentre gli oppositori della riforma, guidati dalla Coalition for Marriage e sostenuti dalle chiese cristiane, sostengono che riconoscere i matrimoni dello stesso sesso porterebbe a restrizioni sulla libertà di parola e di religione, oltre a un'educazione radicale nelle scuole in tema di LGBTIQ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersex e queer, ovvero questioning cioè di incertezza sulla propria sessualità).

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