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UNIONE EUROPEAPena di morte? Niente Ue

18.04.17 - 09:06
Keystone / EPA
Pena di morte? Niente Ue

BRUXELLES - «Se i risultati dell'inchiesta Osce (dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, ndr) saranno confermati, dovremo mandare un segnale forte alla Turchia e al presidente Recep Tayyip Erdogan. Se poi passasse la reintroduzione alla pena di morte, allora Ankara si metterebbe completamente al di fuori di una prospettiva europea». Lo afferma - in un'intervista a Repubblica - il presidente dell'europarlamento, Antonio Tajani, che tuttavia auspica che i rapporti tra Europa e Turchia non precipitino.

«Se vuole restare candidata all'adesione all'Unione, non possiamo non insistere che Ankara rispetti i criteri di Copenhagen, ovvero che resti un bilanciamento dei poteri»: restare o meno in una prospettiva europea dipende da come Erdogan attuerà la riforma e «da come sarà implementata».

Secondo Tajani, chiudere completamente la porta «sarebbe un autogol per l'Europa. Dobbiamo anche tenere conto che mezzo Paese si è schierato in difesa della Turchia di Ataturk, dello Stato laico, e non crede in questa riforma». «La Turchia - rileva - deve rimanere un interlocutore dell'Unione europea e l'Europa deve continuare a svolgere un ruolo di interlocuzione tra la metà del Paese schierata contro Erdogan e la metà che lo sostiene».

«Reintroducendo la pena capitale la Turchia deciderebbe di non aspirare più a un futuro nell'Unione europea», conclude Tajani.

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