Il 38% dei francesi ritiene che sarebbe un buon presidente
PARIGI - Emmanuel Macron, il trentottenne ministro dell'Economia che non piace alla sinistra socialista, decolla in tutti i sondaggi e ormai il 38% dei francesi ritiene che sarebbe "un buon presidente".
L'impressionante impennata di quella che - con ironia - il giornale Libération definisce "macronite acuta" dei francesi è dimostrata dal fatto che anche nella sinistra, che non sempre ne ha digerito le riforme 'liberal' - viene considerato il "candidato migliore".
Nello spazio di quattro mesi, Macron è passato da un'immagine di 'enfant prodige' protetto dal capo dello stato François Hollande a quella di potenziale candidato all'Eliseo. Per l'istituto Viavoice, l'aumento in un solo mese è stato di 8 punti di popolarità, 17 rispetto al 2015.
Nella sinistra, fra le 14 personalità proposte ai simpatizzanti dai sondaggisti, Macron arriva in testa con il 15% delle preferenze, davanti a Martine Aubry e Jean-Luc Mélenchon. Distaccato il primo ministro Manuel Valls (10%), addirittura doppiato Hollande (7%).