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L'imposizione durava dallo scorso 6 marzo a seguito delle violenze avvenute nel distretto di Kandy
COLOMBO - Il presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena, ha revocato lo stato di emergenza che era stato imposto su tutto il territorio nazionale il 6 marzo scorso dopo le violenze avvenute nel distretto centrale di Kandy da parte di membri della maggioranza buddista singalese contro la minoranza musulmana. Lo riferisce il quotidiano online ColomboPage.
In un tweet il capo dello Stato ha segnalato oggi che «dopo una attenta revisione della situazione della sicurezza ho dato istruzioni affinché lo stato di emergenza fosse revocato dalla scorsa mezzanotte».
La misura è stata adottata dopo il ritorno ieri sera di Sirisena da un viaggio ufficiale di sei giorni in Giappone, e dopo che i vertici dell'esercito gli hanno confermato che «l'atmosfera nel distretto di Kandy è tornata favorevole per l'amministrazione civile».
I media hanno riferito che durante i disordini, seguiti alla morte di un singalese buddista di cui è stata addossata la responsabilità ai musulmani, due persone sono state uccise e centinaia di proprietà di musulmani, oltre a una ventina di moschee, sono state distrutte o danneggiate.
