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ITALIATre militanti dell'Isis arrestati per il sequestro della Bonatti

16.03.18 - 19:31
Nella vicenda, che risale al 2015, morirono due italiani
Keystone
Tre militanti dell'Isis arrestati per il sequestro della Bonatti
Nella vicenda, che risale al 2015, morirono due italiani

ROMA - «Sì siamo stati noi: con quel sequestro volevamo finanziare l'Isis», il sedicente Stato islamico. Hanno ammesso tutto i tre cittadini libici arrestati oggi dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul sequestro di quattro tecnici della Bonatti avvenuto il 19 luglio del 2015 a Sabrata.

In quella vicenda morirono due italiani: Fausto Piano e Salvatore Failla persero la vita il 3 marzo del 2016 durante un conflitto a fuoco scoppiato nel corso di un trasferimento verso un nuovo luogo di prigionia. A salvarsi furono Filippo Calcagno e Gino Pollicardo che riuscirono a liberarsi dai loro aguzzini.

Nei confronti degli arrestati, già detenuti a Tripoli per altri reati, il pubblico ministero (pm) Sergio Colaiocco e i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) contestano il reato di sequestro di persona con finalità di terrorismo aggravato dalla morte di due ostaggi. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata firmata dalla giudice per le indagini preliminari (gip) Antonella Minunni.

Le tre persone raggiunte dal provvedimento cautelare sono Youssef Aldauody, l'autista che guidava il mezzo sui cui erano a bordo i due italiani al momento del rapimento, Ahmed Dhawadi e Ahmad Elsharo. Nella confessione i tre hanno raccontato che il piano di rapimento era stato messo a punto al fine di ottenere soldi per finanziare l'organizzazione terroristica.

Gli arrestati hanno confermato che nella vicenda non c'è stato alcun pagamento di riscatto. «Una notizia che non fa che confermare quello che ho sempre saputo: eravamo in mano all'Isis», commenta Gino Pollicardo, uno dei due riuscito a sopravvivere al rapimento.

La svolta alle indagini è arrivata anche con l'acquisizione di alcuni atti dell'autorità giudiziaria libica tramite rogatoria. In base a quanto accertato dalla procura e dal Ros alla gestione del sequestro avrebbero preso parte altre dieci persone, tutte identificate ma decedute, assieme a Piano e Failla, nel corso del conflitto a fuoco avvenuto il 3 marzo di due anni fa. A svolgere il ruolo di basista, in base a quanto si apprende, l'autista che ha avvisato gli altri due annunciando loro che il 19 luglio del 2015 avrebbe trasportato via terra un gruppo di italiani.

Il filone sul sequestro ha viaggiato parallelo con quello relativo alle responsabilità dei vertici della Bonatti. Quattro componenti del consiglio di amministrazione compariranno davanti al giudice dell'udienza preliminare (gup) il 27 marzo prossimo per il reato di cooperazione colposo nel delitto doloso. Il dirigente in Libia, Dennis Morson ha ottenuto l'ok dalla procura per patteggiare una pena ad un anno e dieci mesi.

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