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REGNO UNITO / ITALIAWeinstein, indaga anche Londra

12.10.17 - 19:23
Il produttore Fabrizio Lombardo smentisce Asia Argento e minaccia querele
Keystone / EPA
Weinstein, indaga anche Londra
Il produttore Fabrizio Lombardo smentisce Asia Argento e minaccia querele

LONDRA - Anche la polizia di Londra oltre a quella di New York sta indagando su accuse di aggressione a sfondo sessuale contro il produttore cinematografico Harvey Weinstein. Ne dà notizia la Bbc, secondo cui Scotland Yard ha ricevuto una segnalazione fatta dalla polizia del Merseyside riguardante un caso che sarebbe avvenuto nella capitale britannica negli anni Ottanta.

Lombardo smentisce Argento - l produttore Fabrizio Lombardo, ex capo di Miramax Italia, si dichiara «sorpreso» e «amareggiato». È tirato in ballo nel caso del predatore seriale Harvey Weinstein da Asia Argento, vittima dei suoi ricatti sessuali. Ma lui, consigliato dall'avvocato Bruno Dalla Ragione, smentisce e si riserva di agire contro l'attrice e contro i media che riprendono o pubblicano «dichiarazioni e notizie false e soprattutto non verificate».

«La notizia che avrei accompagnato Asia Argento presso la suite del Sig. Weinstein in un noto albergo mi sorprende e mi amareggia in quanto non vera ed evidentemente frutto di un ricordo lontano e distorto. Ricordo perfettamente - dice, attraverso il legale, Lombardo che fu referente Miramax in Italia tra il 1999 e il 2004 - che la sig.ra Asia Argento mi fu presentata proprio dal Sig. Weinstein a Cannes, che già la conosceva. Non sono al corrente della vita personale del Sig. Weinstein e della Sig.ra Asia Argento i cui rapporti nel corso delle rarissime occasioni in cui li ho visti insieme, negli anni successivi, mi sono sempre apparsi sereni e cordiali».

Lombardo considera «lesive»" della propria professionalità le illazioni fatte sul suo ruolo professionale, ricordando tante produzioni in Italia della casa di produzione americana, quali, tra l'altro, pellicole come "Malena", "Gangs of New York", "Pinocchio", "Heaven" e l'acquisizione di titoli come "La meglio gioventù", "Io non ho paura", "La stanza del figlio" e molti altri.

«Sono dunque gli stessi fatti a smentire che il sottoscritto non avesse esperienza sufficiente nel campo cinematografico per ricoprire tale ruolo dirigenziale. Pertanto viene meno qualsiasi altra illazione sulle motivazioni dell'apertura di un ufficio a Roma e sull'effettivo ruolo da me svolto per la Miramax, tutt'altro che apparente, avendo invece contribuito al successo della stessa Miramax in quegli anni», conclude con amarezza.

Ripristinato l'account Twitter - Twitter fa sapere di aver riattivato l'account dell'attrice Rose McGowan, sospeso temporaneamente - spiega - perché in un messaggio conteneva un numero di telefono, cosa che viola le regole del social network. Twitter ha quindi affermato che in futuro sarà più chiaro sulle sue decisioni.

La sospensione dell'account di Rose McGowan aveva suscitato diverse reazioni critiche sul web, con commenti che avevano legato il provvedimento al fatto che l'attrice fosse una delle donne coinvolte nelle accuse contro il produttore Harvey Weinstein.

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