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RUSSIAUn boato, poi il buio: «Abbiamo avvertito un odore di polvere da sparo»

03.04.17 - 17:36
I racconti delle persone che si trovavano a bordo dei vagoni della metropolitana di San Pietroburgo al momento dell'attentato
Keystone
Un boato, poi il buio: «Abbiamo avvertito un odore di polvere da sparo»
I racconti delle persone che si trovavano a bordo dei vagoni della metropolitana di San Pietroburgo al momento dell'attentato

SAN PIETROBURGO - Un boato, il buio poi il fumo che ha invaso le carrozze della metropolitana. È Il racconto dei drammatici istanti successivi all'esplosione della bomba nella metropolitana di San Pietroburgo, che ha causato 10 morti e 47 feriti - di cui 6 in gravi condizioni e 39 ricoverati in ospedale - secondo quanto ha dichiarato la ministra russa della Salute Veronika Skvortsova. Secondo la ministra, sette persone sono morte sul posto, una durante il trasporto in ambulanza, e altre due in ospedale. Secondo le ultime notizie (19:50) del portale Fontanka, il bilancio dei morti potrebbe essere salito a 14.

Le testimonianze - Il blogger Ivan Varlamov ha dichiarato a ruposters.ru: «Abbiamo avvertito una forte spinta e un odore di polvere da sparo. Le luci della carrozza si sono spente e il treno non si è fermato quando è giunto in stazione. Poco dopo i passeggeri sono riusciti a lasciare il vagone da una finestra rotta, altri sono stati aiutati dal personale della metropolitana». L'uomo ha affermato di aver visto alcune persone morte, quattro o cinque.

Dichiarazioni simili da parte di un altro testimone oculare: «Ci siamo precipitati verso la fine del treno; due donne sono svenute per lo spavento. Il treno non si è fermato. Abbiamo visto che la carrozza accanto alla nostra aveva i finestrini rotti, c’era sangue». 

Sul sito Bumaga c'è la testimonianza di una ragazza, la quale racconta che il treno era pieno di gente. I posti a sedere erano tutti occupati. «C'è stato un botto assordante, poi il forte odore di fumo. Siamo andati immediatamente verso l'ultimo vagone del treno, formando una calca. Due donne si sono sentite male, e sono svenute. È successo tutto in movimento, il treno non si è nemmeno fermato. Alla fermata Tekhnologichesky Institut siamo usciti tutti fuori. Abbiamo visto che il vagone accanto era distrutto, finestre rotte, non c'era luce, sangue dappertutto. Da li' abbiamo iniziato a trascinare fuori la gente, qualcuno in braccio, qualcuno sostenendo». 

«Il fumo usciva dal tunnel. Non c'era nulla nella stazione, tutto andava bene» ha dichiarato una persona presente in una delle stazioni alla CNN. Egli aggiunge: «Ho sentito l'onda d'urto dell'esplosione, tutto era avvolto dal fumo e la gente è stata presa dal panico».

«L'esplosione è stata di una tale violenza che la gente aveva la pelle a brandelli, c'era sangue dappertutto», è la testimonianza alla stampa locale di un dipendente della metro che ha preferito mantenere l'anonimato. 

«La gente era stesa per terra, la pelle annerita, spaventosa, con un orribile odore di carne bruciata». Anna, che si trovava nella stazione della metro al momento dell'esplosione, ha raccontato così alla tv moscovita Life News i momenti immediatamente successivi all'esplosione.

È lui l'attentatore? - Continuano a circolare immagini di colui che potrebbe essere il possibile attentatore, tratte dai filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti all'interno della metropolitana e nelle strade circostanti. «Un aspetto fin troppo convincente». Così Gleb Pavlovsky - ex spin-doctor del Cremlino e ora critico di Putin - ha commentato su Twitter la foto diffusa dai media del presunto attentatore, vestito di nero e dalla lunga barba scura.

Medvedev: «È stato un attacco terroristico» - Quello di San Pietroburgo è stato un attentato terroristico: lo afferma il premier russo Dmitri Medevev citato dalla Tass. «I feriti nell'attentato terroristico avranno tutta l'assistenza necessaria», ha scritto il premier in un post su Facebook: «Le mie condoglianze ai parenti delle vittime, il nostro è un dolore condiviso».

Ordigno mascherato da estintore - L'ordigno rinvenuto alla stazione della metro di Ploschad Vosstaniya, a San Pietroburgo, era «mascherato da estintore» e la sua potenza era pari a un chilo di tritolo. Così una fonte vicina alle indagini a Interfax. L'ordigno conteneva «elementi lesivi» al suo interno ed è dunque simile a quello usato all'interno del convoglio, per quanto molto più potente. L'ordigno è stato individuato e disinnescato dagli artificieri.

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