Ad annunciare la morte dell'attore 86enne è stato il figlio Giuseppe
Lo ha annunciato il figlio Giuseppe: «Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata “grazie”».
L’attore, in coppia con Terence Hill, è stato il re degli spaghetti western degli anni ‘70, film che hanno fatto la storia del cinema e che hanno fatto divertire più di una generazione. Tra i tanti film famosi ricordiamo "I quattro dell'Ave Maria", "Lo chiamavano trinità" e "Dio perdona... io no!".
È stato anche un ottimo nuotatore: oltre ad aver vinto più volte il titolo di campione e aver partecipato alle olimpiadi nel 1952 e 1956, è stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nel 100 metri stile libero.
Tra le sue passioni vi era anche quella del volo: aveva preso la licenza di pilota di elicottero per l'Italia, Svizzera e Stati Uniti, e quella per l'aereo.
Conosceva bene anche le lingue, ne sapeva addirittura sei: italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese e tedesco. Ma nei film, salvo rare volte, è sempre stato doppiato.
Una volta ha dichiarato: «Non temo la morte. Dalla vita non ne esci vivo, disse qualcuno: siamo tutti destinati a morire. Da cattolico, provo curiosità, piuttosto: la curiosità di sbirciare oltre, come il ragazzino che smonta il giocattolo per vedere come funziona. Naturalmente è una curiosità che non ho alcuna fretta di soddisfare, ma non vivo nell'attesa e nel timore. C'è una mia canzone che racchiude bene la mia filosofia: “Futtetenne”, ovvero fregatene».