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I ragazzini salvati dalla caverna apprendono della morte del sub: «Hanno pianto» I medici li hanno informati solo sabato. I giovani calciatori hanno scritto messaggi di cordoglio su un ritratto del 38enne
CHIANG RAI - I 12 ragazzini salvati da una caverna in Thailandia la settimana scorsa hanno reagito con profonda tristezza alla notizia del decesso di Saman Gunan, l’ex navy seal morto il 6 luglio scorso nel tentativo di portare loro delle bombole d’ossigeno.
Come riporta il Bangkok Post, i giovani calciatori e il loro allenatore sono stati informati della disgrazia solo sabato scorso, dopo che i medici hanno valutato che erano in condizioni sufficientemente buone per sopportare la tragica notizia. «Tutti hanno pianto, hanno fatto le loro condoglianze scrivendo dei messaggi su un ritratto del tenente comandante Saman e hanno osservato un minuto di silenzio», ha fatto sapere il segretario permanente della Sanità pubblica thailandese, Jedsada Chokdamrongsuk. «L’hanno anche ringraziato e gli hanno promesso di fare i bravi», ha aggiunto.
Delle foto diffuse dalle autorità mostrano i dodici ragazzini, di età compresa fra gli 11 e i 16 anni, e il loro allenatore, di 25, mentre posano con il ritratto di Saman e si raccolgono in silenzio nella loro stanza d’ospedale.
L’ex navy seal, un sub esperto, è morto per mancanza d’aria mentre attraversava i circa 4 km di cunicoli che conducono all’area della caverna di Tham Luang in cui si trovavano i ragazzini. Il 38enne è stato l’unico a perdere la vita nel disperato tentativo di portare in salvo i 12 membri della squadra dei “Wild Boars” e il loro coach. In Thailandia è celebrato come un eroe.
Il team giovanile era rimasto intrappolato in un’area remota della caverna il 23 giugno scorso. Il 10 luglio, dopo un’operazione durata tre giorni, gli ultimi ragazzini e il loro allenatore sono stati tratti in salvo. Ancora in ospedale, sono in buone condizioni, fanno sapere i medici.
