La misura si somma ad altri incentivi già esistenti. In 25mila hanno lasciato la Germania da gennaio
BERLINO - La Germania mette in campo nuove misure per convincere i richiedenti asilo respinti a tornare nel proprio Paese d’origine. Chi si è visto rifiutare l’asilo e decide di partire volontariamente potrà ottenere un aiuto per l’affitto, la costruzione o la ristrutturazione di una casa in patria per un importo massimo di 1’000 euro per le persone singole, 3’000 per le famiglie (rispettivamente 1’160 e 3’480 franchi).
Il progetto si chiama “Il tuo Paese. Il tuo futuro. Adesso!” ed è stato annunciato dal ministro dell’Interno, Thomas de Maizière, sulla Bild am Sonntag. I richiedenti asilo respinti che vorranno farne uso avranno tempo fino al 28 febbraio 2018 per farlo.
Il programma, sottolinea la Süddeutsche Zeitung, si somma ad altre misure volte a favorire il ritorno volontario dei richiedenti asilo. “Aiuto iniziale plus” offre per esempio 1’200 euro (ca. 1’400 franchi) a chi decida di tornare nel proprio Paese d’origine prima del completamento della procedura d’asilo. I richiedenti respinti possono invece contare su una somma di 800 euro (ca. 930 franchi) se partono senza attendere un’espulsione.
Da febbraio, quando è stato avviato il programma, a ottobre, sono 8’639 le persone che hanno fatto uso di “Aiuto iniziale plus”. Da gennaio a settembre, in 25’000 hanno richiesto questo o altri tipi di incentivi al rimpatrio (di loro, 18’000 erano richiedenti asilo respinti).
A fine settembre c’erano 114’000 richiedenti asilo respinti e in attesa di espulsione in Germania.
Il numero delle richieste d’asilo nel Paese, dal canto suo, è in netto calo. Da gennaio a ottobre 2017 sono state 187mila, riporta la Süddeutsche Zeitung. Nello stesso periodo dell’anno scorso erano 694mila.