Nonostante per i 44 membri dell'equipaggio non ci siano più speranze, l'esplorazione dei fondali progegue
BUENOS AIRES - Ancora novità sulla vicenda del sommergibile disperso nell'Atlantico, anche se per i 44 dell'equipaggio non ci sono più speranze: le ricerche sono ora concentrate su un "indizio" rilevato a 477 metri di profondità.
«L'esplorazione dei fondali va avanti», ha confermato il portavoce della Marina, Enrique Balbi, preannunciando l'entrata in azione di un ROV, un veicolo sommergibile guidato a distanza.
Si tratta del Pantera Plus russo a bordo di una nave argentina che si trova nella zona: dopo essere sceso negli abissi, dovrà confermare, o escludere, se l'immagine dell'oggetto del quale si dispone finora sia in effetti quella del San Juan con le 44 persone dell'equipaggio a bordo.
In altri punti dell'area sono stati identificati altri tre "contatti" che saranno eventualmente esaminati in una seconda fase, anche perché si trovano ad una profondità ben superiore, e cioè a 700, 800 e 1000 metri circa.
Fonti citate dai media hanno reso nota la posizione esatta del punto rilevato dal sonar di una nave, precisando che l'immagine sulla quale si sta lavorando è quella di "un oggetto cilindrico allungato lungo circa 62 metri e alto 13 metri": un profilo di fatto coincidente con quello del San Juan, lungo 65,93 metri e con un'altezza di 15,3 metri.
Media locali sottolineano d'altra parte che domani il governo del presidente Mauricio Macri intende proclamare quattro giorni di lutto nel paese.