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FILIPPINE«Via i videogiochi di Duterte dall'Apple Store»

13.10.17 - 06:00
Lo chiede una rete di organizzazioni per i diritti civili: il presidente delle Filippine viene dipinto come un eroe in queste app che «promuovono assassini e uccisioni extragiudiziali
«Via i videogiochi di Duterte dall'Apple Store»
Lo chiede una rete di organizzazioni per i diritti civili: il presidente delle Filippine viene dipinto come un eroe in queste app che «promuovono assassini e uccisioni extragiudiziali

MANILA - Una rete di organizzazioni per i diritti civili e la lotta al traffico di stupefacenti, comprendente ben 131 sigle, ha indirizzato una lettera al Ceo di Apple Tim Cook chiedendo la rimozione dall'Apple Store di tutti i videogiochi che hanno come protagonista il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte.

In app come "Duterminator", "Duterte knows Kung Fu" e "Duterte Vs Zombies" il controverso leader filippino viene dipinto come un eroe impegnato in combattimenti all'ultimo sangue contro criminali, spacciatori di droga e mostruosi esseri di fantasia. I firmatari della missiva sostengono che questi giochini non sono inoffensivi, ma anzi «promuovono omicidi, uccisioni extragiudiziali, violenza e la guerra contro le droghe» nelle Filippine.

«È inaccettabile, siamo dispiaciuti e offesi nel dover assistere a un così disgustoso tentativo di banalizzare omicidi di massa e impunità tramite giochi scaricabili dall'Apple Store» afferma Anand Chabungbam, coordinatore regionale di una delle associazioni che si è mossa. «Se Apple promuove davvero i valori umani (come afferma di fare) deve rimuovere queste app, che tra l'altro violano le loro stesse linee guida».

Le applicazioni indicate, a onor del vero, si trovano anche in altri store come quello di Google.

La "guerra alla droga" di Duterte, nel corso di una quindicina di mesi, avrebbe provocato secondo alcune organizzazioni non governative almeno 13mila morti. Nelle scorse ore, però, Duterte ha ordinato alla polizia di cessare le uccisioni indiscriminate di trafficanti e tossicodipendenti. Il compito di contrastare il consumo e lo spaccio di stupefacenti passa nelle mani dell'agenzia antidroga nazionale.

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