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EUROPADanni da vaccini: «Indizi gravi provano il nesso»

21.06.17 - 20:11
E' quanto ha stabilito la Corte di Giustizia Ue
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Danni da vaccini: «Indizi gravi provano il nesso»
E' quanto ha stabilito la Corte di Giustizia Ue

STRASBURGO - Mancano le prove scientifiche ma il difetto di un vaccino e il nesso di causalità tra l'uso di questo e una malattia possono essere provati con un complesso di ''indizi gravi, precisi e concordanti". E' quanto ha stabilito la Corte di Giustizia Ue.

La storia riguarda un francese che chiese un risarcimento alla casa farmaceutica Sanofi Pasteur dopo essersi ammalato di sclerosi multipla pochi mesi dopo un vaccino contro l'epatite B.

Dopo il rinvio alla Corte di giustizia dell'Unione europea da parte della Cassazione francese, per i giudici del Lussemburgo "in mancanza di consenso scientifico, il difetto di un vaccino e il nesso di causalità tra il medesimo e una malattia possono essere provati'', anche solo con ''un complesso di indizi gravi, precisi e concordanti".

In particolare, rileva la Corte, "la prossimità temporale tra la somministrazione del vaccino e l'insorgenza di una malattia, l'assenza di precedenti medici personali e familiari della persona vaccinata e l'esistenza di un numero significativo di casi registrati di comparsa di tale malattia a seguito di simili somministrazioni possono eventualmente costituire indizi sufficienti a formare una simile prova".

La sentenza della Corte, interpellata in questo caso sull'interpretazione del diritto dell'Unione, non risolve comunque la controversia. Spetterà alla giustizia francese dirimere la causa conformemente alla decisione della Corte.
 
 

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