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ENERGY CHALLENGECinque consigli per produrre meno rifiuti

09.08.19 - 11:05
In Svizzera ogni anno vengono spesi tre miliardi di franchi per lo smaltimento dei rifiuti. Ecco come ridurre la produzione di rifiuti
Cinque consigli per produrre meno rifiuti
In Svizzera ogni anno vengono spesi tre miliardi di franchi per lo smaltimento dei rifiuti. Ecco come ridurre la produzione di rifiuti

A causa dell’elevata qualità di vita, a livello mondiale la Svizzera è tra i Paesi che producono più rifiuti urbani. Secondo l'Ufficio federale dell'ambiente, gli svizzeri producono oltre 700 chili di rifiuti pro capite all’anno. Trenta impianti di incenerimento dei rifiuti bruciano in tutta la Svizzera un totale di circa quattro milioni di tonnellate di spazzatura di cui tre milioni sono rifiuti urbani mentre un milione proviene da industria e commercio o dai Paesi vicini.

Sia la fabbricazione di prodotti che lo smaltimento dei rifiuti hanno importanti conseguenze ecologiche ed economiche. Oltre al consumo di materie prima limitate, lo smaltimento, incluse le necessarie infrastrutture, ha costi elevati. Lo smaltimento di alcuni tipi di rifiuti costa alla Svizzera addirittura tre miliardi di franchi all’anno. Il littering, ossia gettare o lasciare per terra la spazzatura, è uno dei fenomeni che aggiungono spese supplementari allo smaltimento dei rifiuti e ogni anno causa costi per circa 200 milioni di franchi.

Qui di seguito vi presentiamo cinque consigli pratici che possono aiutare i privati a produrre meno rifiuti.

Evitare gli imballaggi monouso: la riduzione dei rifiuti comincia mentre facciamo la spesa. Molti alimenti sono avvolti da imballaggi doppi o anche tripli. In molti Paesi esistono imballaggi alternativi a quelli monouso. Verdure ed erbe sono vendute anche sciolte, mentre yogurt, olio, aceto e salse come ketchup, senape e pesto sono disponibili anche in vasetti di vetro riciclabili. Per l’acquisto di frutta e verdura è semplice rinunciare ai sacchetti di plastica: i prodotti sono generalmente già protetti naturalmente dalla buccia e, nella maggior parte dei casi, una volta a casa verranno comunque lavati e puliti. Invece di comprare i fazzoletti nei pacchetti di plastica, è possibile acquistarli in una scatola di cartone. La spesa dovrebbe poi essere portata a casa in una borsa di carta, di stoffa o di iuta riutilizzabile.

Portate con voi le vostre stoviglie: che sia per il caffè mattutino, per il pranzo o per uno spuntino pomeridiano improvvisato, portate con voi bicchiere, piatto, ciotola e posate. Questo contribuisce in maniera significativa alla riduzione della plastica. Oggigiorno, molti bar, panetterie e take-away vendono bicchieri, contenitori e set di posate riutilizzabili e offrono sconti quando il cliente si fa servire in contenitori multiuso.

Ridurre lo spreco alimentare: a seconda della fonte di dati, risulta che fino a un terzo degli alimenti prodotti in Svizzera vanno persi prima di finire nei piatti o vanno sprecati. Ciò significa che ogni anno vengono sprecate due tonnellate di alimenti. Il «Food Waste» ha effetti estesi sull’ambiente. La produzione di alimenti a livello mondiale è responsabile di circa il 30 per cento dell’intero impatto ambientale. Gettando alimenti perfettamente integri nella spazzatura, vengono utilizzate inutilmente o gettate via risorse limitate come acqua, suolo e vettori energetici fossili. Nei Paesi industrializzati si acquista generalmente troppo. Prima della spesa settimanale, occorre quindi chiedersi quante volte mangeremo a casa e quante persone saranno presenti, cosa c’è al momento in frigorifero e come combinare il cibo già presente in casa con i prodotti freschi che vogliamo acquistare. Un piano dei pasti e una relativa lista della spesa aiutano a fare la spesa in modo più consapevole. Se nonostante la spesa mirata si acquistano troppi prodotti freschi, molti di questi si possono congelare senza problemi. Gli alimenti non dovrebbero inoltre essere valutati unicamente sulla base della data di scadenza. È meglio osservare il prodotto, poi controllare l’odore e infine assaggiarlo. Spesso gli alimenti possono essere consumati tranquillamente anche dopo la data di scadenza, senza rischi per la salute o alterazioni del sapore. Con gli avanzi è possibile preparare innumerevoli gustosi pasti.
Un’alternativa a conservare, congelare e riutilizzare viene offerta dal Food Sharing. Nella maggior parte delle città ci sono iniziative per combattere il Food Waste che permettono di scambiare o regalare alimenti.

Bere l’acqua del rubinetto: l’acqua nelle bottiglie di PET non è più sana dell’acqua del rubinetto. Evitando l’acqua minerale e i soft drink nelle bottiglie di PET, è possibile risparmiare energia e ridurre la quantità di rifiuti. L’acqua dovrebbe essere bevuta senza cannuccia direttamente dal bicchiere o da una bottiglia riciclabile.

Spesa sostenibile: molti consumatori acquistano prodotti di bassa qualità come capi d’abbigliamento prodotti in Bangladesh in condizioni disumane, apparecchi elettrici a poco prezzo e mobili low cost. Poiché, visto il ridotto prezzo d’acquisto, la rivendita, lo scambio o le riparazioni non hanno molto senso dal punto di vista finanziario, molti di questi beni di consumo vengono gettati in maniera precipitosa. È consigliabile prendersi un po’ di tempo per comparare i vari prodotti e talvolta pagare qualcosa in più per garantirsi un prodotto con una durata di vita maggiore. Questo non aiuta solo a ridurre la quantità di rifiuti ma, a lungo termine, è un investimento sensato anche per il budget famigliare.

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COMMENTI
 

GI 4 anni fa su tio
tornare al negozio "alla rinfusa"....dove compri solo quello di cui hai bisogno, utilizzando il contenitore che più si adatta....un sedelin dal lacc...un sachett da stofa par ul pan, una redina par la früta.....

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a GI
bravo gi! ;-) e acqua dal rübinett che da nümm l'è bona!

toto2 4 anni fa su tio
e obbligare i produttori ad imballaggi più piccoli no neh.....concordo con i commenti,questo articolo non serve a nulla,solo a dare lo stipendio a chi lo ha scritto,senza neanche applicarsi troppo.....

gp46 4 anni fa su tio
Fino a quando vedo i grossi distributori vendere verdure Bio accuratamente fasciate nella plastica, il discorso di quello che dovrebbe fare il singolo consumatore nel suo piccolo mi fa solamente sorridere...

curzio 4 anni fa su tio
Risposta a gp46
Le verdure bio devono essere imballate per evitare contaminazioni se vengono in contatto con prodotti convenzionali.

gp46 4 anni fa su tio
Risposta a curzio
Convengo, ma come imballaggio non esiste solamente la plastica..

Fran 4 anni fa su tio
Non porta nessuna novità quadro articolo. Totalmente inutile.