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CREDIT SUISSE«Sono rimasta a Credit Suisse e oggi me ne pento»

20.03.23 - 17:31
La preoccupazione (e le bocche cucite) dei dipendenti della banca.
Tipress
«Sono rimasta a Credit Suisse e oggi me ne pento»
La preoccupazione (e le bocche cucite) dei dipendenti della banca.

CREDIT SUISSE - Bocche cucite da parte del personale di Credit Suisse impiegato nelle sedi di Lugano. Questa mattina, alla richiesta di un commento sulle notizie uscite in questi giorni, la risposta dei dipendenti è stata un cortese “no comment”.

«Preferisco non esprimermi sulla situazione attuale» dice con educazione uno di loro, fuori dall’ingresso di via Gorini. Una sua collega, con un sorriso, non risponde alle domande. Stesso identico scenario fuori da via Vegetti: due dipendenti, in maniera cortese e con un gesto eloquente, rifiutano di parlare. Un gruppetto, fuori da via Luvini, si ritrova prima di andare insieme a pranzo. Dicono che non possono parlare con la stampa: si tratta di «una regola che va seguita in casi come questi». Un collega, in modo emblematico, si sente d’aggiungere: «Basta guardarmi in faccia per capire».

In effetti, fuori da piazza Riforma, una persona esce dalla sede della banca e specifica: «Non possiamo rilasciare dichiarazioni», rimandando a chi si occupa della comunicazione. «Spero capirete la situazione», aggiunge. «Certo che sono preoccupati - concludono due clienti anziani appena usciti dalla sede: - Ne abbiamo parlato con loro fino ad adesso. Un nostro consulente ci ha detto “Se pensate che ho dormito bene stanotte, vi sbagliate”».

Fra i dipendenti ticinesi, c’è chi, a denti stretti, si lascia andare: «Sono scoppiata a piangere quando hanno riferito dell’acquisizione di UBS», è la testimonianza di una lavoratrice, emblematica della preoccupazione e della tensione vissute dai lavoratori per il futuro della realtà finanziaria.
«Lavoro lì da più di 15 anni - continua la donna - ieri ho seguito con apprensione le notizie: sapevo che le cose non andavano benissimo da ormai diversi anni, ma un po’ per pigrizia e un po’ per paura di cambiare lavoro, sono rimasta per tutto questo tempo. Oggi me ne pento». Un ex dipendente, invece, è molto critico verso la gestione di Tidjane Thiam, amministratore delegato del gruppo dal 2015 al 2020: «Ho lavorato in quella banca per oltre un decennio - spiega - me ne sono andato cinque anni fa perché notavo che la gestione non era per niente chiara e lineare. Non condividevo gli investimenti e ho notato che la situazione diventava sempre più strana. A quel punto ho deciso di cambiare: oggi mi rendo conto di aver fatto la scelta giusta».

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COMMENTI
 

Voilà 1 anno fa su tio
Clo62 i geni della FINMA possono già dirsi fortunati di non essere denunciati... Per gli altri, a detta di qualcuno più esperto di me, se avessimo dei procuratori come si deve sarebbero in grado di aprire un'inchiesta. Negli USA questi qui abrebbero preso una trentina di anni, da noi si portano a casa i bonus...

UtenteTio 1 anno fa su tio
Dimostrazione che la cosa era nota, ma si preferisce credere ad ASIB e le favole che si deve tacere lavorando dietro le quinte. Intanto, ma lo riscrivo, una marea di gente negli ultimi giorni ha comperato azioni CS credendo di poter racimolare qualche franco, invece è rimasto gabbato, fregato, truffato! Grazie anche a chi ha taciuto.

Jacko67 1 anno fa su tio
Che faranno adesso i circa 10’000 dipendenti che rimarranno senza lavoro? Gente anche ben stipendiata.

gadoal 1 anno fa su tio
CEO della Costa d'Avorio (senza esperienza bancaria diretta), capo della gestione patrimoniale del Pakistan...cosa sarebbe potuto andare storto?

Bred 1 anno fa su tio
Risposta a gadoal
E a quanto pare con metodi da dittatore in stile Dada, Bokassa, Mugabe etc...

mmoroni 1 anno fa su tio
Un muratore in direzione avrebbe fatto 100 volte meglio dei 3 CEO.

angie2020 1 anno fa su tio
il disastro l'hanno combinato gli ultimi 3 CEO.

Princi 1 anno fa su tio
soldi ? meglio tenerli sepolti nel giardino di casa

Clo62 1 anno fa su tio
Speriamo che i geni della Finma facciamo una bella causa contro i vari cda che hanno provocato un fallimento prevedibile da anni. Già l’acquisizione della BPS era discutibile ma poi è stato un festival di errori. L’incredibile è che in questo fallimento perdono persone oneste che hanno investito in obbligazioni, quindi non speculatori.

Milite Ignoto 1 anno fa su tio
Risposta a Clo62
Vabbe Ma visto che tu lo sapevi da Anni avrai fatto milioni in put no?😂😂😂

bradipo 1 anno fa su tio
Risposta a Clo62
Con una maggior attenzione da parte di Finma non sarei così sicuro della sopravvivenza del nostro sistema bancario. Parecchi gotta della finanza sono dell'idea che CS dovrebbe fallire! Forse tra qualche anno si criticherà l'attuale acquisizione... Personalmente, in finanza, troverei surreale veder vincere gli onesti...

sergejville 1 anno fa su tio
Risposta a bradipo
chi sono i "gotta"?

medioman 1 anno fa su tio
12 miliardi sono andati in multe negli Stati Uniti 😤

Pic73 1 anno fa su tio
Risposta a medioman
E proprio a loro (Yellen) hanno chiesto consiglio sul da farsi e proprio da loro arriveranno le cause legali…a qualcuno piace mettersi a pecorina con gli americani

franco1956 1 anno fa su tio
purtroppo questa banca"rella"era in mani straniere che quando stava affondando,se ne sono andati con una barca di milioni in tasca vedi l'indiano di turno.Questi profittatori dovrebbero subire un processo e pagare.

carlo56 1 anno fa su tio
col senno di poi si possono dire tante cose. Stabilito che la banca non può esistere senza la fiducia degli investitori, perché nessuno di noi affiderebbe mai i propri averi a qualcuno di cui non si fida, la mia domanda è una sola. Dopo un decennio di scandali, spesso legati anche ad affari poco chiari, come mai l'organo di vigilanza non è mai intervenuto? Per i cocci, che poi da oggi sono anche persone che perderanno il lavoro, ormai è come sempre quando un'azienda fallisce o chiude o si trasferisce all'estero. Ci vorranno piani sociali e, su questo credo non ci saranno problemi, e ci vorrà la capacità di molte di queste persone di reinventarsi in altre professioni, anche perché nel nostro paese i bancari sono un popolo che ormai da anni subisce tagli vuoi per l'introduzione di mezzi tecnologici sostitutivi, vuoi per l'ingaggio di operatori esteri all'estero, vuoi perché dopo la rinuncia al segreto bancario la piazza si è un po' ristretta, perciò questa professione temo verrà via via ancora parecchio ridimensionata. Vedremo però cosa saprà fare Berna per mitigare il problema del personale, cosa che spero farà. Comunque se il CS fosse fallito, come era in procinto di finire, sarebbe stato molto peggio per tutti e non solo per le persone direttamente legate all'istituto.

Rob17 1 anno fa su tio
Risposta a carlo56
Speriamo che i licenziamenti inizino dai frontalieri

MaryOne89 1 anno fa su tio
Risposta a Rob17
Complimenti al commento intelligente.

dan007 1 anno fa su tio
Noi siamo un paese all’americana poca socialità quando ero giovani ho dovuto lasciare casa e amici per andare in Svizzera romanda e all’estero altrimenti non c’era futuro quello che fa rabbia che noi dobbiamo andare via e le ditte ingaggiano stranieri paradossò ma è così quindi dispiace ma dovete reinventarvi come abbiamo fatto tutti e accontentarsi di stipendi più bassi

Jocaalje 1 anno fa su tio
Le grandi aziende da circa un decennio non hanno più valori umani. Siamo solo numeri “con codici di accesso”. Poi quando hanno l’opportunità ne approfittano subito (vedi acquisizioni varie) e tagliano posti di lavoro. Col senno di poi si puoi dire di tutto, ma una cosa è certa; DIVENTIAMO EGOISTI ANCHE NOI. Dobbiamo avere il coraggio di opporci, fare scioperi senza tante paure e via dicendo. In fono l’azienda siamo noi. Senza di noi non posso fare nulla. Per cui riflettiamoci e protestiamo con forza e coraggio i nostri posti di lavoro (sempre con diplomazia)
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