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SVIZZERALe sette minacce per il settore finanziario svizzero

10.11.22 - 10:30
Sei erano già state evidenziate dalla Finma lo scorso anno, quest'anno si è aggiunto lo spread
Depositphotos (pixeldreams)
Fonte Ats
Le sette minacce per il settore finanziario svizzero
Sei erano già state evidenziate dalla Finma lo scorso anno, quest'anno si è aggiunto lo spread

BERNA - Sono sette i rischi che incombono sul settore finanziario svizzero, secondo la Finma, l'autorità statale di vigilanza del settore: si tratta di potenziali difficoltà legate ai tassi d'interesse, al mercato ipotecario, agli altri tipi di crediti, alle aggressioni cibernetiche, al riciclaggio, all'accesso ai mercati transfrontalieri nonché all'aumento degli spread (differenziali di rendimento) per le obbligazioni societarie e i titoli di stato.

La new entry - I primi sei fattori erano già contemplati nel periodico monitoraggio dell'anno scorso, mentre il settimo (lo spread) si è aggiunto nel corrente 2022, emerge dalla documentazione pubblicata oggi dai funzionari bernesi. Su questi assi si inserisce anche l'attività prioritaria dei controllori.

Negli ultimi mesi - constata l'autorità - la crescita economica globale ha subito un notevole rallentamento a causa della guerra in Ucraina. In ragione dell'elevata pressione inflazionistica, le banche centrali hanno adeguato il loro orientamento di politica monetaria e aumentato i tassi d'interesse. L'incerto andamento dell'inflazione, dei tassi e della congiuntura comporta dei rischi, facendo aumentare la vulnerabilità del sistema finanziario in caso di correzioni sul mercato, mette in guardia la Finma. Inoltre durante la pandemia di coronavirus l'indebitamento di imprese e stati è notevolmente cresciuto in tutto il mondo. Tali fattori accentuano la sensibilità e la volatilità dei mercati finanziari, qualora dovessero materializzarsi shock negativi.

Finanza decentralizzata, quali rischi - Come di consueto è stata anche analizzata una tendenza di lungo termine: quest'anno il tema è stato quello della cosiddetta finanza decentralizzata, basata sulle infrastrutture di blockchain aperte, che godono di grande popolarità a livello globale. Secondo la Finma l'utilizzo di tali strumenti può comportare problemi: i consumatori rischiano innanzitutto la perdita dei loro valori patrimoniali, ad esempio in seguito a forti oscillazioni dei mercati, errori d'immissione, bug informatici nelle applicazioni, aggressioni cibernetiche o frodi, mentre per gli utenti istituzionali si collocano in primo piano i rischi giuridici e di reputazione. Tuttavia finora la Finma non ravvisa rischi sistemici relativi al comparto, in ragione del volume ancora contenuto del ramo.

Nuove sfide per i tempi che cambiano - Il tema pone comunque nuove sfide per le istanze normative e le autorità di vigilanza: nell'ottica dei vigilanti della Confederazione in caso di un'effettiva decentralizzazione delle applicazioni finanziarie la responsabilità individuale non sarebbe infatti più attribuibile in maniera univoca. Inoltre il rischio di riciclaggio di denaro viene considerato elevato, a causa dell'anonimato che caratterizza molte offerte del settore.

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