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SVIZZERARallenta la crescita di Geberit, utili in netto calo

03.11.22 - 09:18
Il produttore svizzero di impianti sanitari ha registrato un forte primo semestre,
Imago (foto d'archivio)
Fonte ATS
Rallenta la crescita di Geberit, utili in netto calo
Il produttore svizzero di impianti sanitari ha registrato un forte primo semestre,

SAN GALLO - Il produttore sangallese di impianti sanitari Geberit ha continuato a crescere nei primi nove mesi del 2022 rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso, tuttavia nel terzo trimestre le vendite sono rallentate. Gli utili per il periodo gennaio-settembre sono in netto calo.

Le vendite da gennaio a settembre sono aumentate dell'1,4% a 2,73 miliardi di franchi, indica un comunicato diffuso oggi. Senza gli effetti valutari risulta una progressione dell'8,2%, dovuta però esclusivamente a diversi aumenti di prezzo, dato che i volumi sono rimasti stabili rispetto al record storico registrato nello stesso periodo dell'anno scorso.

Nella principale regione di vendita, l'Europa, l'aumento delle vendite, al netto dei cambi, è stato del 7,8%, con gli importanti mercati principali di Germania e Svizzera che si sono sviluppati solo leggermente al di sotto della media.

Le solide cifre su nove mesi sono tuttavia dovute al forte primo semestre (+11% in valute locali): nel terzo trimestre la crescita organica ha subito un notevole rallentamento, all'1,6%, mentre in franchi è stato registrato addirittura un calo del 7,5%. I volumi sono diminuiti dell'8%, complice la prevista riduzione delle scorte nel commercio all'ingrosso, attesa a causa degli aumenti straordinari dei prezzi, ma non in questa misura.

Inoltre, il segmento delle ristrutturazioni non ha più beneficiato della tendenza ad abbellire la propria casa. Anche la crisi energetica è diventata un fattore importante. In alcuni paesi europei Geberit sta osservando uno spostamento degli investimenti dalle soluzioni sanitarie a quelle di riscaldamento.

Poiché i vari aumenti dei prezzi non sono stati in grado di compensare completamente l'inflazione, la redditività è diminuita nei primi nove mesi. L'utile operativo EBITDA è sceso di ben il 14% a 767 milioni di franchi e il relativo margine di 5,2 punti percentuali al 28,1%. Allo stesso tempo, l'utile netto è sceso del 17% a 541 milioni. Tutte le cifre, fatturato incluso, sono inferiori alle attese degli analisti.

L'incremento dei prezzi delle materie prime e dell'energia non è stato completamente compensato. Inoltre, l'aumento dei costi del personale e la normalizzazione del livello dei costi dopo la pandemia hanno esercitato un'ulteriore pressione sui margini operativi.

Le previsioni per l'intero anno 2022 sono così state ridotte. L'azienda sangallese prevede ora una crescita dei ricavi nella «fascia medio-alta a una cifra»; in precedenza, l'aspettativa era ancora «nella fascia alta a una cifra». Il margine EBITDA dovrebbe attestarsi intorno al 27%, mentre la precedente previsione era di "circa il 28%".

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