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SVIZZERACredit Suisse: cresce l'attesa per l'annuncio di ristrutturazione

25.10.22 - 14:35
Giornata di fuoco quella di giovedì. I risultati trimestrali passeranno in secondo piano rispetto al futuro della banca.
Reuters
Fonte ATS
Credit Suisse: cresce l'attesa per l'annuncio di ristrutturazione
Giornata di fuoco quella di giovedì. I risultati trimestrali passeranno in secondo piano rispetto al futuro della banca.

ZURIGO - La presentazione dei risultati trimestrali di Credit Suisse dovrebbero passare in secondo piano giovedì, di fronte all'attesissimo annuncio del piano di ristrutturazione chiamato a rimettere in sesto la seconda banca svizzera. Le speculazioni si succedono da settimane. In particolare si ipotizza un aumento di capitale e la cessione di attività.

Ieri l'istituto finanziario ha annunciato il pagamento di 238 milioni di euro per risolvere una controversia legata alle sue passate attività transfrontaliere di gestione patrimoniale in Francia. L'accordo con la Procura nazionale finanziaria (PNF) riguarda però solo uno dei molti contenziosi e scandali che hanno segnato gli ultimi anni di Credit Suisse, offuscandone l'immagine e scuotendo la fiducia di clienti e investitori.

A susseguirsi sono stati anche i terremoti ai vertici dell'istituto. Nel febbraio 2020, il Ceo Tidjane Thiam è stato allontanato dopo le rivelazioni sui pedinamenti di dirigenti della banca. Lo scorso gennaio è toccato al presidente del consiglio di amministrazione António Horta-Osório, dimessosi per aver violato le regole di quarantena durante la pandemia. Al suo posto è subentrato Axel Lehmann.

Nel frattempo, Thomas Gottstein, che era succeduto a Thiam, è stato sostituito a fine luglio da Ulrich Körner quale Ceo. E non è tutto, perché diversi media speculano su altre partenze, in particolare quella di Rafael Lopez Lorenzo, responsabile della compliance ("conformità fiscale"), e Christian Meissner, dell'investment banking.

Oltre a questi grattacapi, la banca deve fare i conti con gli strascichi dello scandalo legato dissesto del fondo speculativo americano Archegos, costatole oltre 5 miliardi di franchi. La banca è anche impantanata nella liquidazione dei fondi Greensill, dal nome della società britannica fallita, nei cui confronti era inizialmente esposta per 10 miliardi di dollari.

L'anno scorso Credit Suisse ha sofferto in particolare per queste due burrasche, subendo una perdita netta di 1,6 miliardi di franchi. Nel secondo trimestre del 2022, il gruppo ha registrato una perdita netta di 1,59 miliardi di franchi, appesantita dalla sua banca d'investimento e da un contesto di mercato difficile.

Per il terzo trimestre, gli analisti interpellati dall'agenzia AWP prevedono un ulteriore rosso di 602 milioni, mentre per l'intero anno gli specialisti dell'istituto finanziario franco-tedesco Oddo BHF stimano una perdita di 2,9 miliardi.

Di fronte a queste difficoltà, Credit Suisse si appresterebbe a vendere le sue attività di cartolarizzazione. Secondo il Wall Street Journal, due consorzi sono ancora in corsa per l'acquisto dell'unità Securitized Products con sede a New York: il primo è guidato dalla società di investimento Pimco, l'altro dallo specialista di private equity Centerbridge Partners.

A luglio Credit Suisse ha ammesso che sta esaminando "tutte le opzioni" per le attività di prodotti cartolarizzati della sua banca d'investimento. Il valore di quest'ultima è stimata dagli analisti di Goldman Sachs tra 1,5 e 1,8 miliardi di franchi. Intenderebbe inoltre ridurre i costi di circa 1 miliardo e rafforzare le attività in Svizzera e la gestione patrimoniale.

Giovedì Credit Suisse dovrebbe "comunicare misure di ampia portata per rimodellare l'istituto", ha indicato Oddo BHF in un commento. I suoi analisti prevedono un aumento di capitale tra 1 e 2 miliardi di franchi, mentre Goldman stima un fabbisogno di capitale tra i 4 e gli 8 miliardi di franchi entro il 2024.

Nell'immediato, gli investitori hanno reagito in modo allergico ai piani di ricapitalizzazione, facendo crollare a inizio ottobre le azioni di Credit Suisse al minimo storico di 3,518 franchi.

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