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SVIZZERASpionaggio industriale, condannato ex manager di Sika

26.06.21 - 11:41
Nel 2014, dopo aver cambiato impiego, aveva svelato dati sensibili al suo nuovo datore di lavoro
Keystone (foro d'archivio)
Fonte ATS
Spionaggio industriale, condannato ex manager di Sika
Nel 2014, dopo aver cambiato impiego, aveva svelato dati sensibili al suo nuovo datore di lavoro

BERNA - Un ex manager della società produttrice di preparati chimici per l'edilizia Sika è stato condannato a una multa sospesa per spionaggio industriale. Aveva fatto trapelare dati aziendali riservati e segreti al suo nuovo datore di lavoro - un concorrente straniero.

L'uomo, in qualità di manager, aveva accesso a numerose informazioni sensibili presso Sika. Aveva raccolto questi dati dalla primavera all'agosto 2014 e li aveva memorizzati su supporti esterni, stando a quanto si legge nel decreto d'accusa del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), di cui l'agenzia Keystone-ATS possiede una copia.

Segreti aziendali svelati al suo nuovo datore di lavoro
Il 5 settembre 2014, il manager aveva interrotto il rapporto lavorativo con Sika e dieci giorni dopo aveva iniziato a lavorare per una società rivale straniera. Nei mesi successivi, aveva consegnato numerosi segreti commerciali di Sika al suo nuovo datore di lavoro.

Secondo il MPC, si trattava principalmente di tabelle contenenti informazioni sulle vendite e sui prodotti Sika ma anche di numerose foto dei siti di produzione dell'azienda dichiarati segreto aziendale. In quattro casi, il manager aveva passato al suo nuovo datore di lavoro pure formule chimiche di prodotti, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce di Sika. Si trattava di ricette protette da copyright e brevetti. Nel complesso, l'uomo si è quindi reso colpevole di violazione del segreto industriale, precisa il MPC.

Nella primavera del 2015, la questione era venuta alla luce. Il gruppo chimico elvetico monitorava i computer dei dipendenti che avevano accesso a dati sensibili e aveva quindi scoperto che l'uomo aveva scaricato dati e li aveva salvati su chiavette USB. Sika aveva quindi allertato il MPC.

L'ex manager era stato fermato e posto in detenzione preventiva per 26 giorni, era in seguito stato rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di 50.000 franchi. Questo denaro sarà ora utilizzato per coprire i costi del procedimento. Per decreto d'accusa del 26 aprile 2021, l'ex manager di Sika è stato anche condannato a una multa condizionale di 120 aliquote giornaliere di 230 franchi ciascuna.

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