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SVIZZERANel 2021 ci sarà un calo delle vendite nei supermercati

06.01.21 - 10:50
Complessivamente l'intero commercio al dettaglio vedrà i proventi scendere del -1,7%, secondo il Credit Suisse
Depositphotos (pumba1)
Il 2021 segnerà un calo delle vendite nei supermercati svizzeri.
Il 2021 segnerà un calo delle vendite nei supermercati svizzeri.
Fonte Ats
Nel 2021 ci sarà un calo delle vendite nei supermercati
Complessivamente l'intero commercio al dettaglio vedrà i proventi scendere del -1,7%, secondo il Credit Suisse

ZURIGO - Il 2021 segnerà un calo delle vendite nei supermercati svizzeri, a causa dell'effetto base legato alla pandemia: la previsione è di Credit Suisse (CS), che stima la contrazione del fatturato nel settore alimentare al -6,6% rispetto all'anno scorso, mentre il comparto non legato agli alimenti segnerà +2,0%.

Complessivamente l'intero commercio al dettaglio vedrà i proventi scendere del -1,7%. I pronostici per l'anno in corso sono soggetti a grande incertezza, sottolineano gli economisti della grande banca nel loro studio periodico Retail Outlook pubblicato oggi. I consumi continueranno a essere influenzati dalla pandemia per diversi mesi e l'asticella è stata posta molto in alto in diversi segmenti grazie al buon andamento dei ricavi nell'anno del Covid-19. Gli effetti dell'epidemia dovrebbero persistere per diversi mesi e il comportamento dei consumatori si normalizzerà solo lentamente.

Lo sguardo degli esperti si è rivolto anche all'anno passato. Il coronavirus e le misure adottate per contenerlo - in particolare il lockdown da metà marzo fino a metà maggio - hanno avuto conseguenze straordinarie e, al contempo, molto diverse per l'andamento dei fatturati e degli utili dei vari segmenti del commercio al dettaglio. A calare in modo notevole è stata anche la stessa affluenza di clienti: durante il confinamento le frequenze dei passanti sono diminuite fino all'80% nelle aree urbane e fino al 60% nelle aree più rurali, a causa del telelavoro e della chiusura temporanea delle scuole.

Partendo dal presupposto che anche in futuro il lavoro da casa rimarrà diffuso, gli specialisti di Credit Suisse prevedono una flessione delle frequenze tra il 5% e il 30%; le aree di città saranno più colpite rispetto a quelle di campagna. All'interno degli agglomerati il calo sarà significativamente più pronunciato nei quartieri in cui è ubicato un numero particolarmente elevato di uffici e nelle zone a uso misto.

Interessante, riguardo all'anno appena concluso, è il fatto che il segmento dell'abbigliamento e delle calzature non ha beneficiato di un rimbalzo dopo il lockdown. Il fenomeno è legato al fatto che il telelavoro e l'assenza di eventi spinge i consumatori a dare meno importanza ai vestiti e alle scarpe che indossano. Credit Suisse si aspetta ad esempio che Zalando Svizzera abbia subito un calo del fatturato nel 2020.

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