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RUSSIAMosca minaccia Wikipedia per la «disinformazione sull'operazione in Ucraina»

01.04.22 - 11:44
Nel frattempo, la piattaforma svizzera Kiwix segnala un boom dei download del sito, dalla Russia
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Fonte ats ans
Mosca minaccia Wikipedia per la «disinformazione sull'operazione in Ucraina»
Nel frattempo, la piattaforma svizzera Kiwix segnala un boom dei download del sito, dalla Russia
Il timore è che l'enciclopedia possa venir oscurata completamente

MOSCA - La Russia minaccia Wikipedia con una multa di 4 milioni di rubli per gli articoli sull'invasione in Ucraina. Roskomnadzor, l'ente russo regolatore dei media, ha chiesto alla piattaforma di rimuovere «informazioni imprecise su un'operazione militare speciale della Federazione Russa in Ucraina finalizzata alla disinformazione degli utenti russi».

È uno dei tanti tentativi di Mosca di censurare i media e di stringere il cerchio attorno alla libera enciclopedia.

Il Cremlino all'inizio di marzo ha già minacciato di bloccare Wikipedia per la pagina 'Invasione della Russia in Ucraina' che, a detta di Mosca, conteneva informazioni non precise sulle vittime civili ucraine e su quelle militari russe. La Wikimedia Foundation, a cui fa capo la piattaforma, aveva risposto che non si sarebbe fatta intimidire.

L'11 marzo Mark Bernstein, blogger ed editor di Wikipedia in russo, è stato arrestato dalla polizia bielorussa con l'accusa di aver violato la legge di Mosca sulle fake news approvata dalla Duma in quei giorni, contempla multe e carcere fino a 15 anni. Wikipedia ha poco dopo creato la pagina 'Detention of Mark Bernstein'.

Con gli utenti che temono l'oscuramento della piattaforma, nelle ultime settimane si è registrato un boom di download della versione russa di Wikipedia. Un download di questo tipo è permesso ad esempio dalla piattaforma svizzera Kiwix, che ha segnalato oggi che «i download della versione off-line di Wikipedia in Russia sono cresciuti di 50 volte dall'inizio della guerra». Nella stessa nota, la piattaforma ha aggiunto che «il traffico proveniente dalla Russia rappresenta ormai dal 35 al 40% del totale, contro soltanto il 2% di inizio anno».

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