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ITALIAAlitalia, Fiumicino ha salutato in serata l'ultimo volo

15.10.21 - 08:40
La storia della compagnia aerea si è conclusa giovedì sera nella capitale, con l'arrivo dell'ultimo aereo alle 23.22
AFP
Fonte ats ans
Alitalia, Fiumicino ha salutato in serata l'ultimo volo
La storia della compagnia aerea si è conclusa giovedì sera nella capitale, con l'arrivo dell'ultimo aereo alle 23.22

ROMA - Era il 6 luglio del 1947 quando da Roma decollava il primo volo internazionale Alitalia. Destinazione: Oslo. A bordo dell'aereo, un quadrimotore Savoia Marchetti S.M. 95, 38 marittimi norvegesi. Due mesi prima, il 5 maggio, c'era stato il primo volo in assoluto Alitalia Torino-Roma (Urbe)-Catania con 18 passeggeri imbarcati su un trimotore Fiat G 12 "Alcione".

Ieri, a distanza di 74 anni, la capitale ha visto atterrare nella tarda serata nel suo principale aeroporto, il Leonardo da Vinci, l'ultimo volo Alitalia (Az1586) operato con un Airbus A320 arrivato alle 23.22 da Cagliari con 180 passeggeri.

Ai comandi, il pilota Andrea Gioia, 55 anni, romano, cresciuto nella scuola di volo Alitalia. È stata scritta così l'ultima pagina di 74 anni di storia dell'Alitalia il cui nome, peraltro, nacque dall'intuizione che ebbe un impiegato di un ufficio postale di Roma incaricato di ritirare la corrispondenza della neonata compagnia. Fu lui infatti a proporre Alitalia, quale sigla per i telegrammi, per abbreviare in questo modo; il nome originale di "Aerolinee Italiane Internazionali".

Alla fine sono solo tante lacrime e abbracci. Fuori agli arrivi al terminal 3 di Fiumicino, erano tanti i lavoratori della vecchia Alitalia che attendevano l'equipaggio dell'ultimo. Molti stavano lì dalla mattina, altri sono sopraggiunti in serata. C'erano hostess, steward e piloti in divisa, quella divisa che in migliaia non indosseranno più da oggi. «L'Alitalia siamo noi», urlavano sempre più forte in attesa che il comandante, il primo ufficiali e gli assistenti di volo Cagliari-Roma uscissero dall'aerostazione.

Quando sono arrivati, sono stati accolti dai lunghi abbracci dei colleghi. C'è chi brindava con flute di plastica, chi donava mazzi di fiori alle hostess mentre intanto veniva annunciata un'altra iniziativa per questa mattina al terminal 1 di Fiumicino, per la partenza della nuova Ita che ora, con l'acquisto del marchio per 90 milioni di euro, potrà continuare a chiamarsi Ita.

Sono tanti gli scatti di questo lungo addio di Alitalia. Di immagini di compagnie blasonate fallite ce ne sono molte. C’è chi ricorda l'assemblea degli azionisti di Swissair trasmessa in diretta dalla tv, chi ricorda le lacrime delle hostess della belga Sabena sedute sconsolate sulle loro valigie appena atterrate dopo l'ultimo volo. Immagini lontane non solo perché sono passati ormai molti lustri ma lontane anche perché nessuno avrebbe potuto prevedere che potesse accadere anche ad Alitalia. Per quanto sofferente e malconcia, alla fine l'idea era quella che un salvataggio sarebbe stato possibile e che un cavaliere bianco sarebbe sempre arrivato in soccorso. Ma l'atterraggio ieri sera dell'ultimo volo scrive anche per Alitalia la parola fine. E anche Alitalia avrà le sue immagini simbolo di questa notte a Fiumicino che chiudono una storia.

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