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STATI UNITIIl FMI chiede regole più strette sui Bitcoin, visti i rischi galoppanti

01.10.21 - 19:00
L'avvertimento del Fondo Monetario Internazionale: «Più frodi e più instabilità finanziaria»
Reuters
Il FMI chiede regole più strette sui Bitcoin, visti i rischi galoppanti
L'avvertimento del Fondo Monetario Internazionale: «Più frodi e più instabilità finanziaria»
Sebbene l'ente confermi «opportunità e innovazione», non vanno sottovalutate le sfide ed i pericoli

WASHINGTON - «Maggiore instabilità finanziaria, più frodi e un più ampio finanziamento del terrorismo».

Sono i rischi a cui va incontro il mondo se non viene rafforzata la supervisione e la regolamentazione delle criptovalute, che stanno vivendo un vero e proprio boom. Almeno, è questo l'avvertimento del Fondo Monetario Internazionale (FMI), come riporta il quotidiano britannico Guardian.

Una regolamentazione più rigida «è necessaria», secondo l'ente con sede a Washington, in particolare visto l'aumento di oltre 10 volte del valore del mercato delle cripto dall'inizio del 2020. In tal senso, spiegano gli esperti, è fondamentale che vi sia una supervisione «più attiva e più collaborativa» da parte dei Governi mondiali.

Sebbene l'ecosistema delle cripto «offra nuove opportunità, migliorando alcuni aspetti della macroeconomia con una maggiore inclusione finanziaria soprattutto nei paesi in via di sviluppo, la politica deve trovare un equilibrio tra l'innovazione e la stabilità finanziaria, poiché ci sono diverse sfide e diversi rischi».

Le dichiarazioni sono state stilate da tre esperti, Dimitris Drakopoulos, Fabio Natalucci e Evan Papageorgiou, in un capitolo del prossimo rapporto del FMI sulla stabilità finanziaria globale ("Global Financial Stability Report").

Tra gli esempi citati dalla FMI ci sono «alcuni casi di furti di fondi dei clienti», «legati all'hacking». Sebbene quest'incidenti non abbiano avuto un impatto significativo sulla stabilità finanziaria, «man mano che le criptovalute diventano più diffuse, la loro importanza è destinata ad aumentare» valutano gli esperti.

Secondo il Fondo è poi preoccupante che «alcune monete virtuali siano state create probabilmente solo per scopi speculativi o addirittura per mettere in atto frodi vere e proprie». Questo a causa della «pseudo-anonimità delle attività cripto», che «crea anche lacune di dati per le autorità di regolamentazione e può aprire porte indesiderate per il riciclaggio di denaro, così come per il finanziamento del terrorismo».

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