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FRANCIAPer il vino in Francia quest'annata è stata davvero nera

06.08.21 - 18:13
Fra gelate e malattie della vite la produzione ha toccato un minimo storico ineguagliato da 45 anni a questa parte
Archivio Keystone
Fonte Ats ans
Per il vino in Francia quest'annata è stata davvero nera
Fra gelate e malattie della vite la produzione ha toccato un minimo storico ineguagliato da 45 anni a questa parte

PARIGI - Anno nero per il vino francese. Secondo quanto annunciato oggi dal ministero dell'agricoltura di Parigi, la produzione vinicola del paese dovrebbe calare del 24%-30% nel 2021 e situarsi a un livello «storicamente basso», una cosa mai accaduta negli ultimi 45 anni, in particolare, a causa delle severe gelate della primavera. A colpire la produzione, che dovrebbe situarsi tra 32,6 e 35,6 milioni di ettolitri, anche alcune malattie legate alla vite.

«Per il 2021 si prevede una produzione viticola inferiore a quelle del 1991 e del 2017, che furono a loro volta colpite da severe gelate in primavera», afferma il ministero dell'agricoltura spiegando che «per ora il rendimento sarà vicino a quello del 1977, quando la raccolta venne ridotta a causa di gelate devastanti e precipitazioni estive».

«Assistiamo a una successione di circostanze climatiche importanti», deplora Jérôme Despey, segretario generale del sindacato agricolo Fnsea, il più importante di Francia.

«È stato già un anno difficile con le gelate. L'eccesso di pioggia ha complicato ulteriormente la situazione di numerosi viticoltori, in particolare, nell'est, nel nord e nel centro del paese, ha aggiunto. Una situazione che già nei mesi scorsi venne definita dalle autorità di Parigi come "la più grande catastrofe agronomica di questo inizio secolo».

A peggiorare la situazione, anche malattie della vite, come il cosiddetto mal bianco (Oidio), favorito dalle abbondanti piogge estive. Le gelate di aprile hanno inoltre gravemente colpito gli alberi da frutto, in particolare, le albicocche, la cui raccolta 2021 dovrebbe risultare dimezzata rispetto alle stime 2016-2020. La peggiore raccolta degli ultimi 42 anni.

Già nelle scorse settimane, il premier Jean Castex aveva annunciato aiuti peri un miliardo di euro a favore dei viticoltori e produttori di frutta colpiti dalle gelate. L'episodio ha inoltre riacceso il dibattito sulla necessità di ripensare le polizze assicurative sul raccolto, un tema ritenuto sempre più urgente, visto il moltiplicarsi di fenomeni climatici estremi anche in Europa. Una riforma in questo senso verrà presentata al "rientro" dalla pausa estiva, ha indicato di recente l'attuale amministrazione di Emmanuel Macron. Per i ricercatori della rete internazionale World Weather Attribution, non c'è dubbio: la possibilità di gelate tardive rispetto alle norme stagionali è stato nettamente rafforzato dai cambia enti climatici e lo sarà sempre di più in futuro.

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