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STATI UNITIMattel avvisa: a Natale i giocattoli saranno più cari

28.07.21 - 18:00
Colpa dell'aumento dei costi delle materie prime e dell'approvvigionamento, ha spiegato il colosso dei giocattoli
Depositphotos (defotoberg)
Mattel avvisa: i prezzi dei suoi giocattoli sono destinati a salire nella seconda metà dell'anno.
Mattel avvisa: i prezzi dei suoi giocattoli sono destinati a salire nella seconda metà dell'anno.
Mattel avvisa: a Natale i giocattoli saranno più cari
Colpa dell'aumento dei costi delle materie prime e dell'approvvigionamento, ha spiegato il colosso dei giocattoli

EL SEGUNDO - Brutte notizie per milioni di famiglie che stanno già pensando alla corsa ai regali di Natale: il gigante dei giocattoli Mattel ha annunciato che si andrà verso un rincaro dei prezzi dei prodotti, causato dalla crescita dei costi che l'azienda deve sostenere.

I motivi sono molteplici, ma un ruolo determinante è giocato dall'aumento dei costi delle spedizioni e delle materie prime. «Andremo ad aumentare i prezzi nella seconda metà dell'anno», ha dichiarato alla Bbc l'amministratore delegato di Mattel, Ynon Kreiz. «Non abbiamo scoperto [quali prodotti saranno interessati, ndr], ma questo è in risposta ad alcune delle pressioni inflazionistiche», ha aggiunto.

Il produttore delle bambole Barbie, che come gli altri nome del settore si sta riprendendo dall'impatto della pandemia e della chiusura dei negozi, ha annunciato che le vendite nel secondo trimestre hanno superato il miliardo di dollari (1,03 miliardi, pari a 940 milioni di franchi svizzeri). Il rialzo nei prezzi non è una questione che riguarda la sola Mattel, afferma Kreiz: «Non siamo gli unici ad averlo fatto, nel nostro settore lo hanno fatto tutti - e nessuno è sorpreso».

L'approvvigionamento è il principale problema l'azienda, ma l'essere un colosso ha aiutato, in questo frangente. «Siamo stati in grado di sfruttare le nostre dimensioni e le partnership che abbiamo con i nostri fornitori e partner di vendita al dettaglio e mitigare alcuni di questi problemi, quindi non abbiamo avuto alcun impatto sulla nostra attività nel secondo trimestre» ha concluso Kreiz.

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