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UNIONE EUROPEAUna Bce «paziente» lascia fermi i tassi d'interesse

22.07.21 - 18:06
Ci sarà però un'accelerazione del programma di acquisto di emergenza pandemico
keystone-sda.ch / STF (STEPHANIE LECOCQ)
La Bce ha deciso di lasciare fermi i tassi d'interesse.
La Bce ha deciso di lasciare fermi i tassi d'interesse.
Fonte Ats Ans
Una Bce «paziente» lascia fermi i tassi d'interesse
Ci sarà però un'accelerazione del programma di acquisto di emergenza pandemico

FRANCOFORTE - La Banca centrale europea (Bce) lascia, come atteso, i tassi d'interesse fermi: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo ha comunicato l'istituto dopo la riunione di politica monetaria. Le borse europee hanno reagito positivamente all'annuncio di Francoforte.

Dopo la revisione della strategia che ha fissato l'obiettivo d'inflazione simmetrica del due per cento a medio termine il Consiglio direttivo «ha rivisto oggi la sua forward guidance sui tassi d'interesse» e sottolineato «il suo impegno a mantenere un orientamento di politica monetaria costantemente accomodante per raggiungere il suo obiettivo d'inflazione».

Niente modifiche all'orizzonte - La Bce conferma la stima «che i principali tassi d'interesse della rimarranno ai livelli attuali o inferiori» ancora a lungo, anche se questo dovesse «comportare un periodo transitorio in cui l'inflazione sarebbe moderatamente al di sopra dell'obiettivo» fissato.

Incremento del piano di acquisti - Il Consiglio direttivo «continua inoltre a prevedere che gli acquisti nell'ambito del programma di acquisto di emergenza pandemico (PEPP) nel trimestre in corso saranno condotti a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi dell'anno».

Lagarde: «La ripresa è in atto» - La presidente della Bce Christine Lagarde ha spiegato in conferenza stampa che «la ripresa è in atto» grazie anche al progredire delle vaccinazioni, ma la variante delta del coronavirus continua a gettare ombre sull'evoluzione dell'economia. I rischi sulle prospettive dell'Eurozona «sono ampiamente bilanciati». Il futuro dipende dall'andamento della pandemia e delle vaccinazioni: per la ripresa c'è ancora molta strada da fare, ma il piano di rilancio Next Generation EU (Ngeu) riveste «un ruolo chiave».

Lagarde ritiene che la «crescita dell'inflazione» sia solo «temporanea» e che «le previsioni a medio termine siano ancora al di sotto dell'obiettivo della Bce». Dopo l'aumento, però, l'inflazione finirà per «diminuire nel 2022». La Bce assicura di essere pronta «ad adeguare tutti i suoi strumenti, se necessario, per garantire che l'inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine».

Bce «paziente» - In questo momento ci vuole pazienza, «nessuno di noi vuole una stretta prematura» della politica monetaria. Il consiglio della Banca centrale europea «non ha discusso del futuro del Pepp», il Programma di acquisto per l'emergenza pandemica. «È previsto continui fino alla fine del marzo 2022» e, in ogni caso, fino a quando non si giudicherà conclusa la fase di crisi del coronavirus.

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