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STATI UNITILe linee guida di Trump per far ripartire l'America

17.04.20 - 07:22
«Dobbiamo avere un'economia che gira, e la vogliamo avere molto, molto rapidamente. È ora» ha dichiarato il presidente
keystone-sda.ch / STF (Alex Brandon)
Il piano di Trump per "riaprire l'America".
Il piano di Trump per "riaprire l'America".
Fonte Ats Ans
Le linee guida di Trump per far ripartire l'America
«Dobbiamo avere un'economia che gira, e la vogliamo avere molto, molto rapidamente. È ora» ha dichiarato il presidente

WASHINGTON - Tre fasi per riaprire l'America e far tornare a girare l'economia, ormai sull'orlo di una depressione economica. Donald Trump ha presentato le linee guida per tornare alla normalità e alla fine rimanda ai governatori dei singoli Stati la decisione su quando aprire, rinunciando a quella "totale autorità" decisionale che aveva rivendicato nei giorni scorsi.

«La nostra squadra di esperti è d'accordo sul fatto che possiamo iniziare quello che è il nuovo fronte della nostra guerra che chiameremo "riaprire l'America". Per tutelare la salute dei cittadini dobbiamo preservare la salute e il funzionamento della nostra economia», ha detto il presidente ribadendo come il picco sia stato superato. «L'America vuole riaprire. Dobbiamo avere un'economia che gira, e la vogliamo avere molto, molto rapidamente. È ora», aggiunge Trump.

Parole accolte con molto favore da Wall Street: i future quotati sullo S&P 500 sono saliti fino al 3%. Una riapertura metterebbe infatti fine a un'economia in caduta libera con aziende chiuse, milioni di americani senza lavoro e consumi fermi.

Ripartenza scaglionata - Gli Stati Uniti - precisa Trump - non riapriranno tutti nello stesso momento. «Ci sono 29 Stati in buona posizione per riaprire in tempi brevi», ha spiegato, senza tuttavia sbilanciarsi nel nominarli. «Lascio ai governatori l'annuncio, lo saprete nei prossimi giorni». Gli Stati che invece non sono pronti a ripartire il 1° maggio possono prendersi del tempo.

Lo stato di New York, insieme ad altri Stati sulla costa orientale, ha già annunciato un lockdown almeno fino al 15 maggio. Ma Trump è consapevole del rischio che il coronavirus torni dall'estero: «Mentre iniziamo a riaprire dobbiamo vigilare affinché venga bloccato l'ingresso del virus dall'estero. I controlli ai confini, le restrizioni sui viaggi e le altre limitazioni sugli ingressi sono più importanti che mai».

Il piano delineato dalla Casa Bianca mette al centro la «sicurezza e la salute degli americani», rassicura Anthony Fauci, il massimo esperto americano in malattie infettive. Il programma non prevede una tabella di marcia definita, ma solo indicazioni. Per dare avvio alla prima fase gli Stati devono mostrare un trend di calo dei casi e dei positivi su un periodo di 14 giorni e centrare alcuni criteri.

Le fasi - La prima fase prevede il distanziamento sociale in pubblico, vieta eventi o assembramenti con più di dieci persone, incoraggia il telelavoro e prevede che le scuole restino chiuse, così come i bar. Per le palestre e i ristoranti è ipotizzata un'apertura a patto del rispetto di rigidi protocolli sulla distanza fisica. Nella seconda fase si prevede la ripresa dei viaggi non essenziali e la riapertura delle scuole mantenendo comunque il distanziamento sociale in pubblico. La terza fase è quella del ritorno alla normalità, quella in cui è possibile ipotizzare anche eventi sportivi con pubblico. Da una fase all'altra si potrà passare solo se i primi 14 giorni di applicazione delle norme non avranno evidenziato un aumento dei casi.

«Ricostruiremo l'economia, sarà più grande e forte che mai», dice Trump, che sulla ripresa economica e su Wall Street si gioca buona parte della sua rielezione.

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COMMENTI
 

Mag 3 anni fa su tio
Qui e in Italia sono state sacrificate entrambe. Sebbene non sia un genio, Trump è riuscito a fare meglio (medito su questo).

vulpus 3 anni fa su tio
O il disastro economico, o il disastro sanitario.Trump ha deciso per il disastro sanitario, sacrificando centinaia di migliaia di cittadini. Naturalmente non ha la garanzia in tasca che ugualmente dovrà affrontare un disastro economico. Ma noi in Svizzera non è che dobbiamo gioire. Nel Nostro piccolo stiamo andando verso una pericolosa deriva sanitaria con la fretta di riaprire tutto e subito. Bisogna ascoltare gli esperti di sanità non i soliti economisti dalle statistiche facili.

MIM 3 anni fa su tio
E vincerà ancora, come in tutto quello che ha fatto fin'ora.

marcopolo13 3 anni fa su tio
Ma che c... vuoi riaprire pagliaccio?

Canis Majoris 3 anni fa su tio
Ma si, riapriamo tutto subito! Cosa vuoi che siano centinaia di morti al giorno! Peccato anzi che non me muoiano di più... maledetto ignorante

franco1951 3 anni fa su tio
E che la gente possa crepare...... L'America non è mai stata così fragile, un presidente decisamente oberato, che dice tutto e subito dopo l'esatto contrario, da influenzetta da nulla a crisi nazionale, da chiudiamo e riapriamo subito. Messo a tacere Fauci, messi in disparte Cuomo e De Blasio, forse le uniche persone che avrebbero saputo affrontare con buon senso. Per non parlare del sistema sanitario: se hai soldi vivi, magari, se non li hai crepi, di sicuro. Per non parlare delle fosse comuni, indegne di un paese civile. Questo è il vero volto dell'America di Trump. Teniamolo presente in futuro.

miba 3 anni fa su tio
Nubi nerissime si profilano all'orizzonte per l'economia, la sanità e le finanze degli USA....

fromrussiawith<3 3 anni fa su tio
Risposta a miba
difficile a dirsi, è una crisi con un impatto impressionante, ma probabilmente a corto termine. Tuttavia, il coronavirus ha messo in luce l'inefficienza e probabilmente farà scoppiare le bolle che molti paesi e settori si sono create. Si spera che gli States diano la spinta necessaria, se così non fosse, allora per l'Europa e la svizzera sarà una crisi senza precedenti. Ciò che mi preoccupa è il debito privato degli Svizzeri che negli ultimi anni ha raggiunto livelli astronomici, in testa alla graduatoria mondiale, mentre gli interessi più bassi di così non serviranno come incentivo economico...
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