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CRISI IDRICAAcqua contesa, tra accuse per un fiume deviato e nuovi accordi

11.05.23 - 17:51
Mentre il Cile accusa l'Argentina di aver deviato un fiume, Siria e Iraq firmano nuovi accordi per l'Eufrate
Eufrate
Una crociera lungo il corso d'acqua Shatt al-Arab, formato alla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate, Bassora (Iraq)
Una crociera lungo il corso d'acqua Shatt al-Arab, formato alla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate, Bassora (Iraq)
Fonte ats ans
Acqua contesa, tra accuse per un fiume deviato e nuovi accordi
Mentre il Cile accusa l'Argentina di aver deviato un fiume, Siria e Iraq firmano nuovi accordi per l'Eufrate

SANTIAGO DEL CILE - La crisi idrica innesca in queste ore differenti reazioni tra Paesi. C'è chi litiga, come Cile e Argentina, che si contendono le acque del fiume Vizcachas, e chi come Siria e Iraq si accordano per spartirsi le risorse idriche del fiume Eufrate.

Il Cile accusa l'Argentina - Come detto dunque, tra Cile e Argentina è diatriba ambientale: la Direzione nazionale dei confini e dei limiti di Stato (Difrol) cilena ha scritto al governo di Buenos Aires denunciando la deviazione di un fiume birazionale, che avrebbe causato «gravi perdite» agli allevatori nella regione meridionale di Magallanes e il rischio di «danni ambientali di carattere irreparabile» all'ecosistema del territorio.

Secondo il quotidiano El Mercurio, Difrol ha chiesto spiegazioni sui motivi della riduzione del letto del fiume Vizcachas, le cui acque scorrono dal sud-est della provincia argentina di Santa Cruz fino a Torres del Paine, una delle aree protette del Cile.

Per l'avvocato Sergio Rodríguez, che rappresenta i proprietari del ranch Estancia San Luis, nella Patagonia cilena, «vi sono almeno sei opere che deviano totalmente le acque per decine di chilometri dal loro corso naturale».

Siria e Iraq firmano accordi - Gestione pacifica dell'emergenza è invece quella tra Siria e l'Iraq, che hanno firmato a Baghdad accordi per la spartizione delle risorse idriche del fiume Eufrate, che nasce in Turchia, corre in Siria e prosegue il suo corso in Iraq, prima di gettarsi assieme al Tigri, nelle acque del Golfo. Lo riferiscono media siriani e iracheni che danno conto dell'incontro nella capitale irachena tra il ministro delle risorse idriche iracheno Aoun Abdallah e il suo collega siriano Tammam Raad.

Questo incontro si è svolto a margine della Conferenza regionale sulla gestione delle risorse idriche svoltasi il 6 e il 7 maggio scorsi a Baghdad. I ministri si sono detti d'accordo sulla necessità di intensificare la cooperazione bilaterale nel campo dello sfruttamento delle risorse idriche per scopi agricoli e di altro tipo.

«C'è una chiara e solida intesa tra i due paesi sulla gestione delle acque del fiume Eufrate», si legge nel comunicato del ministero iracheno citato dai media di Baghdad.

 


 

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