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BRASILEI dem Usa chiedono l'estradizione di Bolsonaro mentre Lula è tornato nel suo ufficio

09.01.23 - 16:38
La star progressista Alexandria Ocasio-Cortez chiede che gli Usa «cessino di garantire rifugio a Bolsonaro in Florida»
afp
Le forze di sicurezza affrontano i manifestanti che invadono il Palazzo Presidenziale a Brasilia (8 gennaio 2023)
Le forze di sicurezza affrontano i manifestanti che invadono il Palazzo Presidenziale a Brasilia (8 gennaio 2023)
Fonte ats
I dem Usa chiedono l'estradizione di Bolsonaro mentre Lula è tornato nel suo ufficio
La star progressista Alexandria Ocasio-Cortez chiede che gli Usa «cessino di garantire rifugio a Bolsonaro in Florida»

RIO DE JANEIRO - Situazione incandescente anche all'interno della politica americana, a seguito dei fatti drammatici accaduti a Brasilia che hanno sconvolto il Paese sudamericano. Arrivano infatti le prime richieste in Usa per estradare Jair Bolsonaro in Brasile. Joaquin Castro, membro della commissione affari esteri della Camera, ha detto alla Cnn che Bolsonaro ha usato «il copione di Trump per ispirare i terroristi domestici per tentare di prendere il governo». «Ora Bolsonaro è in Florida...dovrebbe essere estradato in Brasile... Gli Usa non devono dare rifugio a quest'uomo autoritario che ha ispirato il terrorismo domestico in Brasile». Sulla stessa lunghezza d'onda la giovane star progressista Alexandria Ocasio-Cortez. «Quasi due anni dopo che il Capitol è stato attaccato da fascisti, vediamo i movimenti fascisti all'estero tentare di fare la stessa cosa in Brasile», ha osservato Ocasio-Cortez, chiedendo che gli Usa «cessino di garantire rifugio a Bolsonaro in Florida». L'estradizione dell'ex presidente brasiliano è valutata dal dipartimento di giustizia dell'amministrazione Biden ma non è escluso che la Camera, ora controllata dai repubblicani con un ruolo decisivo dei trumpiani, possa tentare di mettersi politicamente di traverso.

Lula da Silva è al lavoro nel suo ufficio - Nel frattempo, il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, oggi sta lavorando al Palacio do Planalto, sede della Presidenza della Repubblica a Brasilia, nonostante i danni causati ieri dall'assalto dei sostenitori dell'ex presidente, Jair Bolsonaro. Il ministro delle Comunicazioni, Paulo Pimenta, ha annunciato che Lula ha preso la «decisione» di lavorare questo lunedì al Planalto mentre gli impiegati stanno riparando l'edificio vandalizzato e i periti stanno raccogliendo tracce per le indagini della polizia federale. Pimenta ha specificato che Lula rimarrà nel suo ufficio al terzo piano - che non è stato raggiunto dai manifestanti - e che in giornata è previsto un incontro con la presidente della Corte suprema, Rosa Weber. In seguito il capo dello Stato dovrebbe riunirsi, sempre al Planalto, anche con il ministro della Giustizia, Flavio Dino.

Il sindaco di Rio ordina sgombero bolsonaristi - Tornando a quanto accade in queste ore in Brasile, il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes, ha annunciato che oggi verrà rimosso l'accampamento dei sostenitori dell'ex presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, installato dallo scorso 30 ottobre - data del ballottaggio presidenziale - davanti al comando dell'Esercito, nel centro cittadino. «Entro stasera il sindaco in collaborazione con l'esercito rimuoverà tutti gli oggetti dei manifestanti che attentano alla democrazia», ha detto Paes, alleato del presidente Luiz Inacio Lula da Silva. Il sindaco ha poi reso noto che sono state sospese le ferie degli agenti della guardia municipale che, insieme ai militari, provvederanno a smobilitare l'accampamento. Intanto il governatore di Rio, Claudio Castro, del Partito liberale (Pl, di destra), ha ordinato di rafforzare la sicurezza delle proprietà pubbliche per il rischio d'invasioni.


 

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