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STATI UNITILa sfida del Midterm è serrata, ma c'è già chi entra nella storia

09.11.22 - 07:11
Mentre è ancora in corso la battaglia tra repubblicani e democratici, c'è già qualche verdetto storico
keystone-sda.ch / STF (Lisa Rathke)
La sfida del Midterm è serrata, ma c'è già chi entra nella storia
Mentre è ancora in corso la battaglia tra repubblicani e democratici, c'è già qualche verdetto storico

WASHINGTON - È una notte di fermento negli Stati Uniti, con le elezioni di midterm (quelle che arrivano a metà del mandato del Presidente) che vedono scontrarsi i repubblicani e i democratici per la conquista della maggioranza alla Camera e al Senato. Al voto, in alcuni Stati, anche la posizione di "governatore".

Si è parlato tanto di un'ondata repubblicana prima delle elezioni, e seppur i "rossi" siano al momento in vantaggio per la conquista della Camera bassa, nulla è ancora ufficialmente deciso. I risultati complessivi potrebbero arrivare tra ore, o persino giorni in alcuni casi (motivo per cui Trump ha già parlato di brogli), ma in alcuni Stati ci sono già dei candidati che hanno scritto la storia. In un articolo, l'emittente CNN ha riassunto le elezioni più significative di quest'anno (per ora).

La storia è stata scritta ad esempio in Massachusetts, dove la procuratrice generale democratica Maura Healey diventa la prima donna - apertamente lesbica - eletta governatore dello Stato. La repubblicana Sarah Huckabee Sanders, ex addetta stampa della Casa Bianca di Trump, è invece la prima donna che viene eletta governatore dell'Arkansas. Il democratico del Maryland Wes Moore sarà invece il primo governatore nero dello Stato.

In Florida, il democratico Maxwell Frost è il primo membro della cosiddetta Generazione Z (ovvero nato dopo il 1996) eletto al Congresso. Musicista e attivista per il controllo delle armi, il 25enne ha fatto campagna elettorale su temi quali il diritto all'aborto, l'emergenza climatica e l'assistenza sanitaria universale.

La democratica Becca Balint ha invece fatto la storia conquistando l'unico seggio del Vermont alla Camera, diventando la prima donna e la prima persona LGBTQ+ a rappresentare lo Stato al Congresso statunitense.

Il repubblicano della Cherokee Nation Markwayne Mullin sarà il primo senatore nativo americano dell'Oklahoma in quasi 100 anni. Il democratico Robert Owen, anch'egli membro dei Cherokee, ha rappresentato l'Oklahoma al Senato dal 1907 al 1925.

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COMMENTI
 

Sarà 1 anno fa su tio
Probabilmente è sempre stato così, solo che non potevano dichiararsi.

emibr 1 anno fa su tio
Dove sono i commenti dei suprematsti reazionari che popolano questo blog?

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
Guarda, personalmente non mi ritengo tale, quindi non prender male il mio commento. Fatta la premessa vorrei consigliarti di evitare questi commenti (per carità libero di farli) perché rischi di fomentare reazioni idiot e. Conosco molta gente che tratta i temi LBGTQ+ (spero sia giusta la sigla) con prevalente indifferenza, nella misura pari in cui vengono trattati altri temi non impattanti sulla loro vita personale. Io per esempio sono indifferente al matrimonio o al ''possesso'' di figli da parte di coppie di pari sesso e via dicendo, non ne faccio una questione valoriale o sociale. Diciamo però che ho notato una crescente avversione da ambienti generalmente di sinistra (sopra tutto quella giovanile estrema) per chi come me non si ritiene esplicitamente a favore, ma spesso neutrale (come sono neutrale al matrimonio in chiesa, semplicemente ognuno faccia ciò che vuole). Un innalzamento dei toni riguardo temi di questo genere rischia di far danno alla causa che si propongono di supportare, perché chi inizialmente neutrale o moderato potrebbe ritenersi limitato nelle possibilità d'espressione (a me è stato dato più volte del razzista e/o omofobo malgrado non sia il caso) portando a una reazione talvolta violenta, talvolta politica.¶ Ovviamente non era riferito specificatamente a te, ho solo colto l'occasione per fare una riflessione.

emibr 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
È chiaro che non mi conosci e quindi non potevi capire che mi riferivo agli stucchevoli interventi di troppi reazionari trumpisti che palesavano un enorme successo dei repubblicani, che non mi pare ci sia stato. Se interventi come il mio sollevano polemiche, ben vengano, sono stanco di interventi razzisti di reazionari a prescindere, ecc. Mi spiace invece se il commento sembrava indirizzato agli eletti del mondo diciamo alternativo per non etichettare le persone, così da portare visioni nuove in senato e alla camera dove sono troppo presenti, secondo me , menti troppo conservatrici, anche fra i democratici.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
No no tranquillo mi sa che ci siamo capiti male, ho colto la provocazione e ho voluto ampliare il tema con una riflessione. Personalmente mi considero di destra, però vedere Trump fallire mi dà un certo piacere. (un cialtrone populista e forse pure criminale). Spero di non esser sembrato aggressivo, d'altronde per quel che ho letto mi pare sia più che possibile discutere con te (malgrado mi diverta a farlo pure con chi non dia questa impressione).¶ Il mio non voleva esser una critica dei risultati delle elezioni americane, quello devo ancora approfondirlo. Volevo fare una riflessione sulla cultura Schwa oppure chi aggredisce chi usa parole considerate taboo. Cari miei ciò che conta è il contenuto della frase, non la singola parola usata. Per la mia cultura dialettale per esempio la parola n.... è uso comune, nero in dialetto ticinese è negar, l'aggettivo maschile di questa è n.... Talvolta mi capita di usarla senza toni dispregiativi, anzi il contrario, oppure descrivendo oggetti (sopra tutto parlando dialetto). Bé ho scoperto che a quanto pare sono razzista. Onestamente sta situazione mi sta stancando tanto quanto nel tuo caso le etichettature. Oppure la reazione a determinate considerazioni, ho scoperto di esser sessista perché ho detto che lo stato non deve intervenire a favore delle donne, ma che hanno tutte le capacità per migliorare le loro condizioni da sole (non so, a me le quote rose sembrano si un sessismo stucchevole, eppure le femministe le supportano).¶ Diciamo che la riflessione è questa, non vorrei che un aumentare di questi interventi su scala diffusa porti a reazioni radicali da parte di chi si considera moderato (come me), Trump in America è supportato anche per questo. Diciamo che vedo un problema nella supposta superiorità morale di determinate parti politiche. Le etichettature saranno poco simpatiche, però sono una realtà. Il mondo non deve seguire per forza la via indicata dal movimento X, un certo attivismo invasivo nei confronti della quotidianità e tranquillità delle persone dovrebbero capirlo (questo riferito a last generation, per esempio)

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Diciamo che il mio interesse è capire se da un fonte ideologico differente dal mio questo fenomeno viene notato e come viene vissuto. Quello che dici te bene o male lo vedo, forse gli attribuiamo una rilevanza e/o serietà di scala differente, però non mi ritengo così ottuso da negarlo.

marco17 1 anno fa su tio
Tutto ciò che divide e indebolisce gli Stati Uniti è buono a prendersi per noi.

MissKirova 1 anno fa su tio
Il paese più inutile al mondo! Come chi ne è seguace! Vedi il collione Seo

CHGordola 1 anno fa su tio
Da questo riassunto sembra che negli USA è più importante eleggere le persone in base all'orientamento sessuale e al colore della pelle che alle idee politiche.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a CHGordola
Bé, le idee politiche non sono state riportate quindi è difficile giudicare. Comunque questa è una tendenza che noto in tutto l'occidente, non solo in America (pure da noi ci sono soggetti lì perché donne, perché ticinesi, perché immigrati di 2° generazione o via dicendo, non che la controparte sia migliore) In pratica è diventata moda votare chi urla a caso, chi fa parte di una determinata categoria, chi la spara più grossa o altro sulla base di proprie idee preconcette.

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a CHGordola
@CHGordola - E' anche vero che dall'altra parte c'è chi non li voterebbe mai proprio per l'orientamento sessuale. Certo che se è vero che l'omosessualità interessa circa il 10% della popolazione, è un bel bacino di voti.
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