Cerca e trova immobili

GERMANIALa coesione dell'Occidente «procurerà a Putin dei bei mal di testa»

26.06.22 - 23:30
La prima giornata del G7 si è chiusa con l'annuncio di un programma da 600 miliardi e con una nuova Via della seta
Reuters
Fonte Ats
La coesione dell'Occidente «procurerà a Putin dei bei mal di testa»
La prima giornata del G7 si è chiusa con l'annuncio di un programma da 600 miliardi e con una nuova Via della seta

MONACO - «Dobbiamo rimanere uniti nel G7 e nella Nato. Putin crede che qualcuno potrebbe sfilarsi. Ma questo non è affatto accaduto e non accadrà».

È stato questo l'appello lanciato oggi dal presidente americano Joe Biden aprendo la prima giornata del G7 di Elmau, in Baviera, dove i leader hanno voluto dare un'idea quasi plastica della loro determinazione alla coesione sulla crisi ucraina, presentandosi davanti alla stampa insieme, già dopo le prime due sessioni di lavoro del vertice.

«Continueremo a fornire sostegno finanziario, umanitario, militare e diplomatico e a stare al fianco dell'Ucraina fino a quando sarà necessario», reciterebbe la prima bozza del comunicato finale, anticipata da Bloomberg.

Al castello di Elmau, i Sette hanno già fatto un primo annuncio: una mobilitazione di 600 miliardi di dollari e il lancio di una partnership globale sulle infrastrutture guidata dal G7, che farà da alternativa alla nuova Via della seta cinese.

Sul tavolo del vertice, c'è anche la questione del price cap, necessario a contenere il rialzo dei prezzi del carburante e di conseguenza dell'inflazione. Questione che vedrebbe una Germania «costruttiva», ha rivelato una fonte all'ANSA.

L'apertura di Berlino era stata anticipata alla vigilia anche da una fonte di governo, che sul punto ha ammesso: «Le questioni non sono da poco, ma siamo sulla buona strada per trovare un accordo». La stessa fonte ha anche convenuto di trovare che la spinta americana su questa questione sia fondata e comprensibile.

È stato invece il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, a ribadire che l'Europa debba fare le sue valutazioni su price cap e sanzioni, evitando l'effetto boomerang: «Dobbiamo colpire la Russia», senza diventare vittime collaterali delle misure.

Nel giorno in cui Kiev ha rivissuto pesanti bombardamenti da parte dei russi, il G7 ha dunque ostentato unità: «Sono molto fiducioso che da questo summit uscirà un chiaro segnale di compattezza e risolutezza», ha detto il padrone di casa, Olaf Scholz. «Germania e Stati Uniti saranno sempre insieme sulla questione della sicurezza dell'Ucraina», ha anche aggiunto Scholz, sottolineando che Putin «non aveva fatto i conti sulla coesione dell'Occidente, e questo gli procurerà certamente dei mal di testa».

Per settimane nel mirino (anche e soprattutto di Kiev) per la sua riluttanza sulla consegna delle armi pesanti agli ucraini, il cancelliere, che esordisce al G7 come padrone di casa, ha voluto far passare il messaggio di una assoluta identità di vedute con gli Usa sulla strategia sul conflitto. E chiarire, come ha detto al Bundestag qualche giorno fa, che con la Russia «imperialista e aggressiva» dello zar «non può immaginare alcuna forma di partnership in un tempo prevedibile».

Nella bozza che circola si accenna inoltre al fatto che i leader starebbero «valutando ipotesi di utilizzare i proventi dei dazi sulle importazioni dalla Russia per sostenere l'Ucraina».

Intanto le trattative al vertice continuano, in un buon clima, ha assicurato un diplomatico all'ANSA fra i prati del castello, che dalla sala stampa si raggiungeva in elicottero: se la mattinata si è aperta con un tweet di Biden che annunciava l'intenzione dei 7 di bandire le importazioni dell'oro russo, in serata si è parlato del price cap.

La prima giornata del summit che si chiude martedì è stata segnata anche da nuove proteste, stavolta a Garmisch Partenkirchen, la celebre località sciistica alpina dove lavorano i giornalisti che seguono il vertice: secondo gli organizzatori avrebbero partecipato 2000 persone, ma per la polizia - che ha dispiegato 18 mila agenti per le strade della regione - i militanti anti-summit non erano più di 900.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE