È l'effetto della paralisi del governo e del parlamento locali di Belfast che trasferisce ora temporaneamente la potestà legislativa al parlamento britannico
LONDRA - Cadono dalle 0.00 di domani 22 ottobre le restrizioni imposte dalla legge nazionale in Irlanda del Nord sull'aborto e contro i matrimoni gay. È l'effetto della paralisi del governo e del parlamento locali di Belfast, bloccati da quasi tre anni dal mancato rinnovo della coalizione d'unità nazionale fra la destra unionista protestante del Dup e la sinistra repubblicana cattolica dello Sinn Fein.
Una paralisi prolungata che trasferisce ora temporaneamente la potestà legislativa sul territorio nordirlandese al parlamento britannico, dove un'ampia maggioranza ha già votato a favore dell'estensione della depenalizzazione pressoché totale dell'interruzione di gravidanza in Ulster e della fine del divieto delle nozze fra persone dello stesso sesso.
In concreto le nuove norme avranno effetto a livello operativo nel 2020, ha precisato oggi il ministro britannico per l'Irlanda del Nord, Julian Smith, ma da stanotte sono in vigore.