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FRANCIAParigi vara il piano per una Brexit senza accordo

17.01.19 - 19:12
Anche Berlino si sta preparando «a qualsiasi scenario»
Keystone / AP
Parigi vara il piano per una Brexit senza accordo
Anche Berlino si sta preparando «a qualsiasi scenario»

PARIGI - Il governo francese lancia un piano d'emergenza che dovrà portare la Francia ad essere preparata di fronte a una Brexit 'no deal', un'emergenza che ormai a Parigi appare «sempre più probabile». «La nostra responsabilità è fare in modo che il Paese sia pronto», ha dichiarato al termine di una riunione con 14 ministri a palazzo Matignon il premier Edouard Philippe.

Anche Berlino si sta preparando «a qualsiasi scenario» e sta «portando avanti i piani per il caso di una Brexit non regolata». Anzi, precisa il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, li sta «intensificando».

Se Theresa May è addirittura pronta a far schierare 3500 militari nelle strade britanniche con compiti ausiliari nel caso in cui lo scenario 'no deal' divenisse realtà, a Parigi Edouard Philippe è sceso nei dettagli di un vero e proprio piano di battaglia francese: cinque decreti saranno adottato mercoledì prossimo in Consiglio dei ministri. «Ci si può rammaricare per questo voto o rallegrarsene - ha commentato - in ogni caso l'ipotesi di una Brexit senza accordo è sempre meno improbabile. In queste condizioni, la nostra responsabilità è far sì che il nostro Paese sia pronto, che gli interessi dei nostri concittadini siano protetti e difesi».

I decreti potranno contare su un pacchetto di 50 milioni di euro di investimenti in porti ed aeroporti, «i luoghi più coinvolti dalle modifiche nel caso di una Brexit 'dura'». Saranno assunti con nuovi contratti 600 fra doganieri, veterinari e agenti dello Stato in poche settimane, un piano speciale è stato disposto per proteggere gli interessi dei pescatori francesi, il settore che per le autorità di Parigi potrebbe risultare «il più duramente colpito».

I cinque decreti riguardano: i diritti dei cittadini britannici sul suolo francese (permesso di soggiorno obbligatorio entro un anno dall'inizio della residenza); la realizzazione urgente di infrastrutture per i controlli alle frontiere; il permesso di trasporto su strada per le imprese britanniche; la continuità delle attività finanziarie e assicurative e di spostamento di 'materiali per la difesa' fra i due Paesi.

A Berlino, il ministro Maas si è rivolto direttamente ai politici britannici. «Il tempo dei giochini è finito, adesso la palla è nel campo della Gran Bretagna», ha detto, lanciando poi loro un appello: «Nei giorni scorsi avete dimostrato in modo impressionante il vostro umorismo nero, adesso contiamo sul vostro leggendario pragmatismo e senso della realtà».

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