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MOSCA - In Russia si sta vivendo al momento una fase di grande attività dietro le quinte per gestire il 'problema' della rielezione di Vladimir Putin.
Tanto che una delle possibilità allo studio è quella di una «grande riforma costituzionale e dell'amministrazione pubblica» che sottragga il presidente russo al 'giogo' della vita politica attiva ma che allo stesso tempo gli garantisca di mantenere «il controllo» delle leve del potere, magari istituendo un Consiglio di Stato e immaginando per Putin un ruolo simile a quello dell'ayatollah iraniano.
Lo sostiene - in un'intervista all'agenzia di stampa italiana ANSA - Valery Solovei, titolare della cattedra di Pubbliche Relazioni all'esclusiva Università Statale di Mosca (Mgimo), diventato molto noto per aver 'azzeccato' le ultime promozioni nella nomenklatura russa.
«La riforma - spiega - è materialmente allo studio e se ne sta occupando Serghei Kirienko, vice capo dell'Amministrazione Presidenziale; se Putin sceglierà questa opzione è probabile che l'annuncerà durante il suo discorso al Parlamento».
