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ITALIAGli industriali mettono a disposizione aziende e uffici per fare i vaccini

21.02.21 - 08:30
La proposta è già stata inoltrata a Mario Draghi, spiega il presidente di Confindustria Carlo Bonomi
keystone-sda.ch (ROBERTO MONALDO / POOL)
Confindustria ha proposto al Governo italiano di usare fabbriche e uffici per fare i vaccini.
Confindustria ha proposto al Governo italiano di usare fabbriche e uffici per fare i vaccini.
Gli industriali mettono a disposizione aziende e uffici per fare i vaccini
La proposta è già stata inoltrata a Mario Draghi, spiega il presidente di Confindustria Carlo Bonomi

ROMA - Gli industriali italiani si dicono pronti ad aprire gli stabilimenti per vaccinare i dipendenti, nonché i loro familiari.

Lo ha affermato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in un'intervista a Repubblica, nel corso della quale aggiunge che la proposta è già stata inoltrata al Governo italiano. «Siamo d'accordo con l'impostazione del presidente Draghi di coinvolgere i privati nel piano vaccinale. I dipendenti delle aziende aderenti a Confindustria sono circa 5,5 milioni, se consideriamo una media di 2,3 componenti per nucleo familiare potremmo vaccinare più di 12 milioni di persone. Siamo disposti a mettere le fabbriche a disposizione delle comunità territoriali nell'ambito del piano nazionale delle vaccinazioni».

La proposta operativa di Confindustria prende spunto da quanto viene messo in pratica in varie nazioni, «dove si stanno utilizzando le fiere, gli aeroporti, le stazioni ferroviarie. Insomma strutture già esistenti. Si può benissimo fare anche in Italia. Confindustria ha già offerto alla Regione Lazio il suo centro congressi».

Interpellato sul suo gradimento del nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi, Bonomi risponde: «Quella del "governo amico" è un'espressione che non mi piace. Sono certo, però, che il presidente Draghi ascolterà le imprese perché ha ben presente il loro valore e cosa rappresenta il sistema industriale italiano. Draghi saprà ascoltarci: confido tramontata la vecchia liturgia degli incontri separati. Imprese e sindacati devono essere ascoltati insieme per trovare soluzioni rapide ed efficaci».

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