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REGNO UNITOL'industria musicale sfonda di nuovo quota 20 miliardi di dollari

04.05.20 - 16:39
Non succedeva da 15 anni a questa parte. Vola lo streaming
Keystone
Billie Eilish: è suo il singolo più venduto del 2019
Billie Eilish: è suo il singolo più venduto del 2019
L'industria musicale sfonda di nuovo quota 20 miliardi di dollari
Non succedeva da 15 anni a questa parte. Vola lo streaming

LONDRA - La ripresa dell'industria musicale continua e, per la prima volta dal 2005, sfonda la soglia dei 20 miliardi di dollari. Lo rileva il "Global Music Report" 2019, che decreta come ormai più della metà della musica registrata venga fruita in streaming dagli utenti.

Dopo cinque anni consecutivi di crescita, il fatturato globale del settore ha segnato quota 20,2 miliardi di dollari lo scorso anno, con un incremento dell'8,2% rispetto al 2018. Lo streaming su piattaforme come Spotify o Apple Music, poi, ha conosciuto un aumento del 22,9% raggiungendo gli 11,4 miliardi di dollari e arrivando ormai a rappresentare il 56,1% del giro d'affari della musica registrata.

Il singolo più venduto è stato "Bad Guy" di Billie Eilish, che ha totalizzato 19,5 milioni di copie/download. Seguono il rapper statunitense Lil Nas X con "Old Town Road" (18,4 mln) e "Señorita" di Shawn Mendes e Camila Cabello (16,1 mln). Per quanto riguarda gli album, ci sono due band asiatiche sul podio: i giapponesi "Arashi" - che con il best of dei loro 20 anni vendono 3,3 milioni di copie - e, terzi, i sudcoreani BTS - che si fermano a 2,5 milioni di copie per il loro "Map Of The Soul: Persona". Secondo posto a Taylor Swift, che totalizza 3,2 milioni di copie con "Lover". 

E come si prospetta il 2020? «La pandemia di Covid-19 presenta sfide che erano inimmaginabili solo pochi mesi fa», confessa presentando il rapporto Frances Moore, il ceo dell'International Federation of the Phonographic Industry IFPI. «Di fronte a una tragedia globale la comunità musicale si è unita negli sforzi per supportare coloro che sono stati colpiti», si limita a dire. A preoccupare, però, sarebbe in primo luogo la musica dal vivo, che rappresenta la principale fonte d'introiti di molti artisti, è la più colpita dalle misure restrittive e non è contemplata dal "Global Music Report", che si concentra solo sulle vendite. 

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