L'impatto sulle industrie turistiche locali comincia ad essere rilevante. I viaggiatori cinesi rappresentano il 30% del turismo in Giappone
TOKYO - Si allargano le difficoltà nelle attività economiche in Giappone a causa dell'espansione del coronavirus cinese. Dall'inizio di questa settimana 13 aeroporti regionali nell'arcipelago cancelleranno i voli diretti con la città di Shanghai e altre località in Cina. Tra gli scali principali che non avranno più una connessione diretta con il Paese del Dragone ci sono quelli di Nagasaki, Kagoshima e Ibaraki.
Il ministro della Salute Kazuyoshi Akaba ha detto che le cancellazioni cominciano ad aver un impatto rilevante sulle industrie turistiche locali, con circa il 60% delle rotte eliminate solo nell'ultima settimana, dai circa 1.400 voli settimanali che collegavano il Giappone alla Cina, alla quota attuale di 680. Prima dello scoppio del coronavirus i viaggiatori cinesi rappresentavano circa il 30% di tutti i turisti stranieri nel Paese del Sol Levante, contribuendo a oltre il 35% del totale delle spese nel settore delle attività turistiche.