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ITALIAAttivisti seminudi paralizzano il traffico a Roma

04.05.23 - 14:28
Ultimo blitz di Ultima generazione nella capitale italiana. Sei membri del gruppo si sono incatenati tra loro sulle strisce pedonali.
Reuters
Attivisti seminudi paralizzano il traffico a Roma
Ultimo blitz di Ultima generazione nella capitale italiana. Sei membri del gruppo si sono incatenati tra loro sulle strisce pedonali.

ROMA - “Stop fossil”, questa la scritta sulle schiene degli attivisti di Ultima generazione scesi in strada a Roma questa mattina per protestare contro l’indifferenza verso l’emergenza climatica. 

Il gruppo di sei giovani si è sdraiato per terra, in via del Tritone, impedendo alle auto di circolare liberamente. Gli attivisti si sono legati assieme con delle catene e, spogliandosi di felpe e magliette, sono rimasti seminudi fino all’arrivo della polizia.

«A seno e a petto nudo in strada per denunciare l'oscenità del Governo, che continua ad assistere imperturbabile alla morte dei propri cittadini a causa di eventi meteorologici estremi e ad alimentarne la causa, foraggiando senza scrupoli l'industria del fossile», ha spiegato in seguito il gruppo attraverso un comunicato.

Nei canali social sono apparse in seguito alcune testimonianze degli stessi membri del gruppo a protezione del clima, volte a spiegare le ragioni dell'azione di protesta. «Sono Eos ho 33 anni e oggi insieme ad altre persone ho deciso di bloccare una strada di Roma con tutta la vulnerabilità che ho, perché vulnerabile è il mondo in cui viviamo. Diranno forse che siamo oscene. Ma io mi chiedo: siamo oscene? Osceno è quello che è successo ieri in Emilia Romagna e il Governo, che sa che questi eventi estremi continueranno a succedere e, nonostante ciò, continua a investire nelle fonti fossili. Io sono una donna, sono cristiana, ma non sono una madre, perché Giorgia non ha alcuna intenzione ad oggi di creare le condizioni per un territorio abitabile per i miei figli».

«Le drammatiche conseguenze del vortice meteorologico, che ha provocato rovinose alluvioni, con danni, centinaia di sfollati e due vittime in Emilia Romagna nelle ultime 72 ore ha messo a nudo la fragilità del sistema geomorfologico e idrogeologico del Paese. Ma espone alla nudità anche la mancanza di qualsiasi volontà del Governo di fare scelte concrete per contrastare la crisi climatica in atto».

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