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GUERRA IN UCRAINADetto fatto: Kiev ha ricevuto i 18 carri armati tedeschi

27.03.23 - 23:10
I Leopard sono arrivati a destinazione, ha confermato Berlino.
REUTERS
Fonte Ats
Detto fatto: Kiev ha ricevuto i 18 carri armati tedeschi
I Leopard sono arrivati a destinazione, ha confermato Berlino.

KIEV - Promessa mantenuta. A due mesi dall'annuncio del governo di Olaf Scholz, Berlino ha completato l'invio dei 18 carri armati Leopard 2 garantiti a Kiev per sostenere la difesa dall'invasione russa. «Gli ultimi carri armati hanno lasciato la Germania alla fine della scorsa settimana e ora sono stati consegnati» in territorio ucraino, ha scritto il settimanale der Spiegel prima che arrivasse la conferma ufficiale del cancelliere.

Si rafforza così la potenza di fuoco ucraina mentre Kiev si prepara a una controffensiva per riprendersi i territori dell'est, ma Mosca non sta a guardare: il Cremlino ha annunciato che la Russia procederà con i piani di dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia indipendentemente dalla reazione dell'Occidente. E il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev ha lanciato nuove minacce, mettendo stavolta nel mirino direttamente l'America: «La Russia possiede armi avanzate e uniche in grado di distruggere qualsiasi nemico, compresi gli Stati Uniti, in caso di minaccia alla sua esistenza», ha avvertito in un'intervista al quotidiano Rossiyskaya Gazeta.

Per Patrushev «di fatto i Paesi della Nato sono parte della guerra" e "non nascondono che il loro obiettivo principale è cercare di prolungare questo conflitto militare il più a lungo possibile, la sconfitta della Russia sul campo di battaglia e un'ulteriore divisione». Secondo il Cremlino, la prova del coinvolgimento occidentale sarebbero proprio le armi fornite a Kiev: oltre ai carri armati tedeschi, anche tre Leopard donati dal Portogallo hanno raggiunto l'Ucraina, ha riferito una fonte di sicurezza citata da Reuters. Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha confermato che i tank saranno schierati in diverse sezioni della linea del fronte ad aprile o maggio. Reznikov ha anche confermato che l'Ucraina ha ricevuto anche i suoi primi carri armati britannici Challenger.

Perché per Kiev non esiste pace senza liberazione dei territori occupati dai russi, con le buone o le cattive. Una soluzione negoziata resta lontana, e di certo l'annuncio di Mosca di voler tirare dritto sulle atomiche in Bielorussia non aiuta: nelle circostanze attuali, «tutte le parti dovrebbero concentrarsi sugli sforzi diplomatici per risolvere pacificamente la crisi ucraina e promuovere di concerto l'allentamento delle tensioni", è stato il commento al riguardo della Cina, mentre ieri la Nato aveva condannato "la retorica nucleare» di Putin come «pericolosa e irresponsabile».

Per gli analisti dell'Institute for the study of the war, lo zar «cerca una vittoria completa in Ucraina, che sembra fiducioso di poter raggiungere nel tempo e rifiuta l'idea che l'attuale realtà militare richieda una soluzione negoziata del conflitto». E le controffensive ucraine «sono quasi certamente necessarie, ma non sufficienti a persuadere Putin a negoziare in termini accettabili», secondo il think tank americano. Ma Kiev insiste, e lancia segnali a Mosca con nuovi attacchi a Mariupol, nel Donetsk, e a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, entrambe città occupate dall'esercito russo.

Proprio a Zaporizhzhia peraltro si è recato oggi Volodymyr Zelensky: il presidente ucraino ha visitato le truppe e incontrato il capo dell'Aiea, Rafael Grossi, in visita nella regione mentre crescono i timori per un possibile incidente alla centrale nucleare. "Senza l'immediato ritiro delle truppe e del personale russo dall'impianto e dai territori adiacenti, qualsiasi iniziativa per ripristinare la sicurezza nucleare è destinata al fallimento", è stato però il monito del leader ucraino.

Le bombe degli invasori intanto continuano a cadere nel Donetsk, dove due persone sono state uccise e 29 sono rimaste ferite a Slovyansk. A Bakhmut la situazione è «costantemente difficile» ma resistere è una «necessità militare», secondo il comandante delle forze di terra di Kiev, Oleksandr Syrskyi, per il quale sullo sviluppo degli eventi «si valutano tutte le possibili opzioni». Mentre 90 chilometri a sud, i russi stanno trasformando Avdiivka in «un luogo da film post-apocalittico», intensificando i bombardamenti e costringendo a chiudere quasi completamente la città ucraina in prima linea, ha denunciato il capo dell'amministrazione militare Vitaliy Barabash.

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COMMENTI
 

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Faranno la fine del nord stream, ma stavolta non per mano USA

Kyke 1 anno fa su tio
Tanto rumore per 18 Leopardi. Siamo messi proprio bene.

Lello 1 anno fa su tio
ora gli ucraini dovranno solo ricordarsi che se vogliono fare qualche porcxta al proprio popolo non basta una Z per camuffarsi

Stranita 1 anno fa su tio
Invece di cercare un dialogo di pace si getta benzina sul fuoco. Questa guerra riempie le tasche di alcuni e svuota le tasche di milioni di persone. Il “Dio soldo” vale di più della pace e della vita di migliaia di innocenti.

miomiomio76 1 anno fa su tio
Risposta a Stranita
Milioni…. Ci stiamo andando di mezzo anche noi … l’Europa

Adegheiz 1 anno fa su tio
Finiranno rottamati. Al contrario dei lanciamissili, questo andranno in prima linea

Tocqueville Alexis de 1 anno fa su tio
Ottime notizie, il sostegno militare a Kiev deve essere costante.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Tocqueville Alexis de
Torqueville.... Non c'é più ceco di chi non vuol vedere. Non c'é più sordo di chi non vuole ascoltare.

Tiki8855 1 anno fa su tio
L' emblema impresso sui carri armati ucraini ricorda inequivocabilmente i n a z i tedeschi - pura coincidenza?

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Tiki8855
A me ricorda la Russia di oggi e per spiegare meglio allego parte di un articolo appena apparso sul Corriere della Sera a firma Danilo Taino: "Perché la realtà triste è che Putin ha trasformato la Russia in un Paese che ha ormai praticamente tutte le caratteristiche che ne fanno una Nazione fascista” “Una definizione scientifica di fascismo non esiste. Ma tutti possono concordare su alcune caratteristiche che i regimi di quel tipo hanno. Non ci sono elezioni libere. La repressione dei dissidenti e la soppressione del diritto di critica sono la regola. Lo Stato è di polizia. Tutte le istituzioni sono controllate dal potere politico. Esiste il culto del leader. Si propaga il mito del passato glorioso della Nazione. Si usa l’idea di famiglia tradizionale per emarginare il diverso. Ma poi i figli di queste famiglie vengono gettati in guerra con le scarpe di cartone, come carne da cannone. Si esalta il culto della morte. Si organizzano aggressioni di conquista verso altri Paesi. Si inventano simboli per incutere terrore, siano la svastica oppure la lettera Z. Si individua un nemico, necessario per giustificare ogni azione del regime: loro contro di noi. Sono caratteristiche che calzano perfettamente alla Russia di Putin. Con un’aggiunta: è egli stesso a inventarsi un nemico nazista, in modo da dimostrarsi erede delle glorie dell’Unione Sovietica. “

Sig der sauer 1 anno fa su tio
Risposta a Tiki8855
Probabilmente sì perché i n a z i così di questa storia adottano piuttosto falce e martello!

Tiki8855 1 anno fa su tio
Risposta a Sig der sauer
Togli i paraocchi che è meglio...

Tiki8855 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
E questo è un articolo apparso su occhiosulmondo: Il sistema educativo Ucraino creato dopo il colpo di stato del 2014 prevede che fin dai primi anni della scuola dell’infanzia ai bimbi venga inculcato l’odio verso la Russia ed il suo popolo. Mentre le truppe russe liberano le città della regione del Donbass, sempre più tracce di ammirazione e simpatia per il nazismo appaiono nella società ucraina dove l’ideologia nazista è stata instillata fin dall’infanzia attraverso il sistema educativo. Dal colpo di stato realizzato in Ucraina nel 2014, promosso in parte da gruppi nazionalisti, movimenti e personaggi radicali hanno iniziato ad avere un ruolo sempre più importante nella sfera pubblica. Tanto che la sua influenza ha raggiunto le scuole attraverso i libri, in cui vengono glorificati gli ultranazionalisti che hanno collaborato con la Germania di Hitler durante la seconda guerra mondiale. Nei libri di testo la storia è distorta al fine di dare, un focus di denigrazione e ostilità contro tutto ciò che è russo. Il ministero dell’Istruzione russo ha analizzato circa 300 libri per bambini e materiale didattico ritrovati nelle città liberate. Tra questi ci sono libri contenenti disegni da dipingere raffiguranti armi, disegni di scontri armati e testi che analizzano movimenti tattici militari. “Hanno intenzionalmente portato i bambini a odiare la Russia. Non permetteremo mai che i libri di testo russi di storia o geografia distorcano i fatti della Grande Guerra Patriottica, la nostra amicizia con l’Ucraina e altri paesi. Il nostro paese è sempre stato aperto e ha sempre aiutato nazioni sorelle, compresa l’Ucraina”, ha recentemente denunciato il ministro dell’Istruzione russo Sergei Kravtsov. Inoltre, in alcuni libri le persone della regione del Donbass e di etnia russa sono descritte, tra le altre cose, come terroristi e nemici. Nella biblioteca scolastica della città di Volnovakha (Repubblica popolare di Donetsk) sono stati trovati materiali didattici per adolescenti, in cui vengono insegnate le tecniche di battaglia, gli schemi tattici della NATO e come fornire assistenza in caso di ferite da arma da fuoco. La popolazione del Donbass racconta come ha assistito alla normalizzazione di questi insegnamenti sotto il regime di Kiev. “Nei canali Telegram, Instagram, è successo questo come se niente fosse, si è fatta propaganda e poi hanno iniziato ad appenderla negli edifici”, dice un adolescente della città di Donetsk. “I bambini vengono istigati con tutto questo fin dall’infanzia, fanno il saluto nazista, usano la svastica sui loro canali e pagine social, nelle loro chat”, critica un altro vicino. “La propaganda doveva mostrare che quello che stava succedendo a Donetsk e Lugansk, era un orrore, non era la vita, era una tortura mentre noi in Ucraina stiamo prosperando”, dice un altro cittadino di Donetsk. “Ho visto questi manuali dove , si legge che siamo nemici per sempre e che il russo deve essere impiccato, c’era tutto questo, anche nei manuali per bambini”, lamenta un altro residente. Poi, come se nulla fosse, personaggi controversi come Stepán Bandera, un leader ucraino ultranazionalista con un passato sanguinario che ha collaborato con le truppe di Hitler, sono descritti come eroi nei libri di storia. L’Ucraina è stata duramente colpita durante la seconda guerra mondiale dagli attacchi nazisti, ma non è un segreto che i radicali ucraini abbiano sostenuto Hitler nella sua ricerca dell’indipendenza dall’Unione Sovietica. Il Ministero della Difesa russo ha pubblicato documenti storici e rapporti che testimoniano i crimini dei nazionalisti contro il proprio popolo durante la Seconda Guerra Mondiale. Quando i militari russi entrano nelle città sotto il loro controllo, si scopre che l’ammirazione e simpatia per il nazismo è ancora molto evidente., Cosa questa che Mosca ha denunciato e che l’Occidente ha ignorato per anni, riporta RT. L’indottrinamento della popolazione e dei bambini al nazismo ed al fascismo quindi iniziava fin dai primi anni nelle scuole con testi che inneggiavano all’odio verso la Russia ed il suo popolo. Continuava poi nell’indifferenza, o forse con la complicità, dell’occidente, che stava preparando piano piano una nuova generazione di persone inclini ai messaggi di propaganda nazista per attizzare l’odio verso la Russia, attraverso i social network. Generazione questa che al momento giusto sarebbe stata utilizzata come carne da macello nella guerra che la Nato e gli Stati Uniti stavano preparando contro la Russia. Una guerra per procura che segue la nuova strategia statunitense di terzierizzazione dei nuovi conflitti: si trova un terzo paese e si convince ad attaccare la nazione che in quel momento si vuole colpire. L’Ucraina serve quindi per colpire la Russia. In sud America, per esempio, gli Stati Uniti stanno usando la Colombia per attaccare il vicino Venezuela da anni.

Sig der sauer 1 anno fa su tio
Risposta a Tiki8855
Andrea Puccio, blogger, inizia a scrivere su Facebook dal quale viene più o meno censurato, apre un blog “ occhio sul mondo”, alla voce chi siamo:” la nostra pagina”,” il nostro lavoro di controinformazione”,” le, abbiamo deciso di aprire questo blog che speriamo possa darci la possibilità”, tutto al plurale senonché l’unica firma che compare sul sito è la sua. Ho letto qualche articolo e sinceramente sono un po’ dubbioso sulla serietà e correttezza delle informazioni.
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