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TERREMOTO TURCHIA E SIRIATorna la paura in Turchia e Siria, oltre 1'000 feriti e almeno 11 vittime

21.02.23 - 21:46
Due scosse di magnitudo 6,4 e 5,8 hanno colpito ieri le aree già devastate dal terremoto del 6 febbraio.
Reuters
Fonte ATS ANS
Torna la paura in Turchia e Siria, oltre 1'000 feriti e almeno 11 vittime
Due scosse di magnitudo 6,4 e 5,8 hanno colpito ieri le aree già devastate dal terremoto del 6 febbraio.

ISTANBUL - Sorpresi dalle macerie dei palazzi che crollavano o travolti dalla calca di chi fuggiva dagli edifici scossi dal sisma. Sono circa 500 i feriti nelle regioni siriane colpite dai due nuovi terremoti che sono stati registrati nella vicina Turchia sud orientale in provincia di Hatay, tra le più devastate già dal sisma del 6 febbraio.

Le due scosse di magnitudo 6.4 e 5.8, arrivate a pochi minuti di distanza l'una dall'altra, hanno provocato la morte di almeno 5 persone in Siria mentre nelle due città turche colpite, Defne e Samandag, e ad Antiochia le vittime sono 6 e i feriti quasi 300, una ventina in gravi condizioni.

L'Organizzazione mondiale della Sanità sta fornendo assistenza, anche con cliniche mobili, ai medici impegnati nei soccorsi, mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha annunciato la disponibilità a «fornire ulteriore supporto» alle popolazioni colpite dal sisma in entrambi i Paesi. Mentre continuano le ricerche per tentare di salvare persone rimaste intrappolate sotto le macerie degli ultimi palazzi crollati, Ankara ha annunciato che a causa del sisma di due settimane fa hanno perso la vita almeno 42'310 persone.

Un bilancio ancora provvisorio, che si aggiorna quotidianamente, ma che arriva a toccare quasi 50 mila vittime se sommato alle 4'000 persone che, sempre a causa del sisma del 6 febbraio, hanno perso la vita nelle regioni siriane colpite.

Oltre un milione e mezzo di sfollati nel sud est della Turchia sono temporaneamente ospitati nelle circa 300 mila tende allestite per dare riparo a chi ha perso la casa, o non ci può più entrare perché è irreparabilmente danneggiata. Quasi 300 mila i turchi evacuati in aerei offerti gratuitamente dalla compagnia di bandiera Turkish Airlines, che prevede di continuare a stampare biglietti gratis per le evacuazioni fino alla fine del mese.

Oltre 20 mila cittadini siriani che erano arrivati negli scorsi anni in Turchia come profughi per la guerra nel loro Paese, e che oggi si trovano ad essere sfollati a causa del terremoto che ha colpito la zona dove vivevano come rifugiati, sono invece tornati in Siria, ha fatto sapere il ministro della Difesa turco Hulusi Akar. Respingendo accuse diffuse sui social media secondo cui, dopo il 6 febbraio, molti erano entrati nel Paese.

Il trauma del terremoto resta comunque ancora vivo tra la popolazione turca e il panico aumenta con ogni nuova scossa di assestamento. Sono 116 quelle registrate solo nelle ultime 24 ore, mentre dal 6 febbraio sono state in totale 7'242, di cui 41 con magnitudo tra 5 e 6 e 450 con magnitudo tra 4 e 5. La terra continua a tremare ma il presidente Recep Tayyip Erdogan ha già annunciato la ricostruzione "da zero" delle città cancellate dal terremoto.

«Abbiamo bisogno di un anno», ha detto il leader turco chiedendo pazienza ai cittadini che lo ascoltavano in un comizio a Islahie, uno dei quartieri di Gaziantep più martoriati. L'inizio dei lavori è in programma a partire da marzo e saranno circa 200 mila le nuove abitazioni da costruire.

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