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TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIAIl bilancio provvisorio del terremoto in Turchia e Siria è di oltre 20mila morti

09.02.23 - 20:10
I feriti hanno superato quota 70mila nella sola Turchia, decine di migliaia di persone sono state evacuate dalla provincia di Kahramanmaraş
keystone-sda.ch / STF (Petros Giannakouris)
Il bilancio provvisorio del terremoto in Turchia e Siria è di oltre 20mila morti
I feriti hanno superato quota 70mila nella sola Turchia, decine di migliaia di persone sono state evacuate dalla provincia di Kahramanmaraş

ANKARA - Il bilancio dei morti del terremoto in Turchia e Siria ha superato quota 20mila. In seguito all'ultimo aggiornamento delle vittime diramato dall'organo della presidenza turca per la gestione dei disastri e delle emergenze, il conto totale delle persone che hanno perso la vita nei due paesi è arrivato a 20'411. 

In Turchia le vittime accertate sono 17'134, mentre in Siria sono stati stilati due bollettini: quello dei media statali parla di 1'347 vittime nelle aree controllate dal governo di Damasco, mentre la Difesa civile siriana (ovvero i cosiddetti Caschi bianchi) parlano di 1'930 morti nella parte di territorio controllato dai ribelli.

 

Queste cifre, purtroppo, sono destinate a salire già domani se non nelle prossime ore. Continua infatti l'opera incessante di ricerca delle persone intrappolate tra le macerie dei palazzi e delle abitazioni. I soccorritori hanno estratto alcuni sopravvissuti - le loro drammatiche storie hanno fatto il giro del mondo - ma la speranza di trovare superstiti è sempre più bassa e si avvia purtroppo a diventare inesistente, spiegano gli esperti.

Il numero dei feriti è elevatissimo: nella sola Turchia supera quota 70mila, ai quali bisogna aggiungere molte altre migliaia in territorio siriano.

Chi si è salvato e ora è senza casa deve poi fare i conti con le gelide temperature invernali. Sono più di 28mila le persone che sono state evacuate dalla provincia di Kahramanmaraş, una delle più colpite. 

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COMMENTI
 

1963hcap 1 anno fa su tio
Io posso solo dire che la mia migliore amica curdo-turca, qui in Ticino dal 2003 con marito e figlie, oltre alla sua numerosa famiglia (che purtroppo è quasi tutta laggiù in quell'inferno), ovviamente parlando di quelli che sono in Europa insomma soffrono tutti in modo indicibile, oltre al fattore incertezza dato dal non poter avere notizie su come e se stanno sopravvivendo tutti, nel rendersi conto che il loro stesso popolo, rappresentato dal Governo centrale di Ankara, non si sta attivando come e quanto dovrebbe nel venire in soccorso di chi ha perso tutto a parte la vita, col rischio che il freddo finisca l'opera avviata dal terremoto di lunedì... Se si fosse trattato di mettere in piedi un bell'attacco contro qualche nemico del caro Erdogan allora di certo le risorse sarebbero state subito pronte, mezzi aerei e terrestri e subacquei con tutti gli uomini necessari in tenuta d'assalto e finanziamenti inesauribili fino alla sconfitta definitiva del nemico, di modo da rendere grande un Paese che nel passato ha avuto uomini di valore tra i suoi cittadini ma che oggi perlopiù latitano...

Romano 1 anno fa su tio
che aprite a fare i commenti....non c'è nulla da dire....una teistezza immensa....

Vinnie 1 anno fa su tio
Risposta a Romano
infatti, hai proprio ragione.

@matterhorn 1 anno fa su tio
Mamma mia 😱 povera gente!
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