Ha strisciato fra le macerie per uscire da quell'inferno. Intorno a lei solo detriti e morte
DNIPRO - Sabato un missile russo ha colpito un complesso residenziale nella città ucraina di Dnipro. Incredibilmente, Anastasia Shvets, una ragazza di 23 anni che al momento si trovava all'interno dell'edificio, è riuscita a liberarsi dalle macerie sopra di lei, uscendone salva. Lo stesso purtroppo non si può dire di tanti suoi coinquilini, di cui le ricerche sono ormai tragicamente interrotte.
200 case sono state distrutte, decine di persone sono state uccise e sepolte sotto le macerie. Almeno 44 persone sono morte, compresi cinque bambini. I soccorritori sono riusciti a recuperare più di 70 feriti. Compresa Anastasia. Ecco, questo il folle bilancio dell'esplosione del missile russo Kinshal contro il complesso edilizio.
Come si legge sul sito di 20minuten.ch, in ospedale la ragazza ha riportato sui social i sentimenti ed emozioni che stava provando mentre digitava: «Non ho parole, non ho sentimenti, non sento altro che un grande vuoto interiore».
Lei ne è uscita con una ferita sulla testa e tagli sulle gambe, lacerazioni che si è procurata strisciando fra le macerie intorno ha lei, strisciando per salvarsi la vita. Ma se ce l'ha fatta, è stato solo per un evento 'fortuito'. Nell'istante della deflagrazione infatti si trovava in un bagno con pareti portanti, più resistenti e forti delle altre. A differenza dei suoi genitori, che erano tranquillamente seduti in cucina, esposti alla follia di questa guerra sanguinaria. Da allora non se ne hanno più notizie.
«Il bagno, la cucina, il corridoio e la dispensa erano spariti, c'era solo l'abisso», prosegue il suo post su Instagram. L'attacco è stato il più pesante da quando la Russia ha iniziato a bombardare le città ucraine lontane dalla linea del fronte tre mesi fa.